Come diventare Promotore Finanziario

 

  

Chi è

Le opportunità di lavoro per chi intraprende la carriera di Promotore Finanziario sono in continua crescita. 

È in aumento la ricerca di personale qualificato per operare non solo nel mercato finanziario ma anche nel settore del risparmio gestito, ossia del trattamento del risparmio delle famiglie da parte degli investitori istituzionali (Banche, Società di gestione del risparmio, SIM ecc.). Sebbene in Italia la quota di mercato del risparmio gestito, rispetto alle altre forme di impiego del risparmio, sia ancora limitata se paragonata a quella degli altri Paesi europei, la tendenza è in crescita.

 


Che cosa fa


Le attività che possono essere esercitate professionalmente da un Promotore Finanziario sono sostanzialmente due:

  • l'offerta di servizi di una SIM o di una Società di gestione del risparmio fuori dalle proprie sedi;

  • la sollecitazione del pubblico risparmio in collaborazione con una SIM o una Banca.

I servizi che vengono forniti da una SIM sono:

  • il collocamento di strumenti finanziari;

  • la promozione e il collocamento di polizze di assicurazione, di carte di credito, di mutui, di contratti di locazione finanziaria

  • la gestione di patrimoni;

  • la negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi e la promozione di finanziamenti di enti creditizi e di contratti bancari.

Il rapporto di lavoro con l'intermediario deve essere esclusivo e può essere solo di lavoro subordinato, di mandato o di agenzia.

La continua ricerca di Promotori da parte delle SIM è motivata dalla convinzione, propria di queste società, di poter sfruttare le grandi opportunità offerte dalla crescita di un mercato nel quale la figura di questo professionista svolge un ruolo chiave.

Al Promotore Finanziario si richiede il possesso di un'ottima capacità comunicativa ed esplicativa e di conoscenze tecniche approfondite sui diversi aspetti riguardanti i mercati finanziari. Queste caratteristiche sono indispensabili per affrontare il mercato e per acquisire nuovi clienti.

I promotori sono retribuiti in parte in base a una quota fissa legata al portafoglio clienti posseduto e in parte in base a una provvigione legata all'attività di nuova raccolta che sono in grado di effettuare. Spesso vi sono incentivi economici connessi al raggiungimento di determinati risultati.

Secondo gli addetti ai lavori, già dopo un anno di esercizio della professione, i migliori promotori possono raggiungere ottimi risultati dal punto di vista del reddito e delle soddisfazioni professionali. Inoltre, una volta acquisita una certa esperienza, alcune Società di Intermediazione offrono la possibilità di scegliere se proseguire in questo tipo di carriera oppure intraprendere quella manageriale. Quest'ultima prevede la gestione di un gruppo di promotori e quindi l'assunzione di responsabilità di tipo dirigenziale.


Come diventare promotore finanziario

Per esercitare la professione di Promotore Finanziario è necessario essere iscritti all'Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari (che viene gestito dalla CONSOB).
Per conseguire l'iscrizione è necessario:

  • essere in possesso di specifici requisiti di onorabilità (in pratica non aver subito condanne);
  • essere in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore che consenta l'iscrizione all'università;
  • aver superato l'esame di idoneità che viene indetto dalla CONSOB 3 volte l'anno.

L'esame è suddiviso in due parti: una scritta e una orale.
La comunicazione relativa alle sessioni d'esame è pubblicata sul Bollettino CONSOB e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
I candidati che superano anche il colloquio orale possono iscriversi all'Albo dei Promotori Finanziari.

 


Come iscriversi all'esame

Le domande di ammissione all'esame d'idoneità devono essere presentate in carta semplice alle Commissioni Regionali costituite nei capoluoghi delle regioni in cui i candidati hanno la residenza o, per i residenti nelle province di Trento o di Bolzano, alle commissioni provinciali costituite nel capoluogo delle province in cui i candidati hanno la residenza. A tal fine fa fede il timbro a data apposto dagli uffici della camera di commercio presso cui è costituita la competente commissione.

I candidati che hanno la propria residenza in uno Stato diverso dall'Italia devono indirizzare o presentare le domande di ammissione alla commissione nel cui ambito territoriale hanno eletto il proprio domicilio.

Si considerano prodotte in tempo utile anche le domande di ammissione spedite entro il termine indicato, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, alle competenti commissioni di cui ai commi precedenti. A tal fine fa fede il timbro a data apposto dall'ufficio postale accettante.

Nella domanda il candidato deve dichiarare:

a) cognome, nome e, per i residenti in Italia, il numero di codice fiscale;
b) luogo e data di nascita;
c) comune di residenza e relativo indirizzo ovvero, per i residenti all'estero, domicilio eletto nello Stato e luogo di residenza all'estero, con i relativi indirizzi.

Per il riconoscimento dei benefici previsti dall'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"), i candidati portatori di handicap, ai sensi dell'art. 3 della medesima legge, devono specificare nella domanda di ammissione la necessità di tempi aggiuntivi e/o gli ausili per lo svolgimento delle prove, in relazione allo specifico handicap, ed allegare alla domanda idonea certificazione relativa al suddetto handicap rilasciata dalla struttura pubblica competente. Sulla base di tale certificazione sarà valutata la sussistenza delle condizioni per la concessione dei suddetti benefici, con riguardo alla specifica minorazione.

In caso di presentazione di istanze, atti o documenti in lingua straniera, andrà allegata la traduzione in lingua italiana, certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare.

Le domande presentate o spedite dopo la scadenza del termine stabilito, le domande non accompagnate dalla documentazione richiesta, le domande inviate alla Consob ovvero a commissioni regionali o provinciali incompetenti non saranno considerate valide.


Elenco delle commissioni a cui indirizzare l'iscrizione

ABRUZZO
Via del Guastatore, 7
67100 L'Aquila

MOLISE
Piazza della Vittoria, 1
86100 Campobasso

BASILICATA
Corso XVIII Agosto, 34
85100 Potenza

PIEMONTE
Via Cavour, 17
10123 Torino

BOLZANO
Via Perathoner, 8/B
39100 Bolzano

PUGLIA
Corso Cavour, 2
70121 Bari

CALABRIA
Via Ippolito Menniti, 16
88100 Catanzaro

SARDEGNA
Largo Carlo Felice, 72
09124 Cagliari

CAMPANIA
Piazza Bovio
80133 Napoli

SICILIA
Via Emerico Amari, 11
90139 Palermo

EMILIA ROMAGNA
Piazza Costituzione,8
40128 Bologna

TOSCANA
Piazza dei Giudici, 3
50122 Firenze

FRIULI
Piazza della Borsa, 14
34121 Trieste

TRENTO
Via Calepina, 13
38100 Trento

LAZIO
Viale dell'Oceano Indiano, 19
00144 Roma

UMBRIA
Via della scuola, 49 - Loc. Ponte S. Giovanni
06087 Perugia

LIGURIA
Via Garibaldi, 6 - 3° piano
16124 Genova

VALLE D'AOSTA
Piazza della Repubblica, 15
11100 Aosta

LOMBARDIA
Via Meravigli, 14
20123 Milano

VENETO
San Marco, 2032
30124 Venezia

MARCHE
Piazza XXIV Maggio, 1
60124 Ancona


Lo svolgimento dell'esame

L'esame consta di due prove:
a) Prova scritta
b) Prova orale (cui si accede solo dopo superamento della prova scritta)

Prova scritta

È in forma di test. È composta da 30 quesiti per ognuno dei quali sono proposte quattro risposte alternative.
Il tempo a disposizione è 30 minuti.
Per superare la selezione è necessario rispondere esattamente ad almeno 18 domande.
Le risposte errate o le risposte nulle non costituiscono penalità ai fini del punteggio.

Prova orale

La prova orale si svolge dinnanzi ad una commissione di esame e verte in un colloquio sulle materie d'esame.


Il programma d'esame

La prova scritta verte sulle seguenti materie:

a) nozioni di economia del mercato finanziario, con particolare riferimento ai seguenti argomenti:

- struttura e organizzazione dei mercati degli strumenti finanziari;

- la domanda e l'offerta degli strumenti finanziari in Italia;

- i mercati e le loro modalità operative;

- gli strumenti di mercato monetario;

- gli strumenti di mercato mobiliare;

- i prodotti di raccolta; gli strumenti di copertura dei rischio finanziario;

- elementi di valutazione degli investimenti in strumenti finanziari;

- nozioni di matematica finanziaria applicate alle scelte di investimento;

- l'operatività delle banche e degli altri intermediari finanziari: le funzioni tipiche;

- le principali operazioni;

- i rischi tipici: di liquidità, di tasso di interesse e di cambio;

- aspetti gestionali delle attività di intermediazione finanziaria:
a) la gestione: l'asset allocation, la selezione dei titoli, il benchmark, la leva finanziaria;
b) la negoziazione: la negoziazione in conto proprio (valutazione dei rischio di investimento), la negoziazione in conto terzi (valutazione dei rischio dei committente);
c) la distribuzione: il controllo sui promotori finanziari;


b) nozioni di diritto del mercato finanziario, con particolare riferimento alla disciplina dettata dalle seguenti fonti normative, così come successivamente modificate ed integrate:

- decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998;

- regolamento n. 11522 del 1° luglio 1998, concernente la disciplina degli intermediari;

- regolamento n. 11768 del 23 dicembre 1998, in materia di mercati;

- regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999, in materia di emittenti;

- regolamento del Governatore della Banca d'Italia del 1° luglio 1998, emanato ai sensi del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 in materia di: autorizzazione delle società di gestione del risparmio; attività connesse e strumentali delle società di gestione del risparmio; adeguatezza patrimoniale e contenimento del rischio delle società di gestione del risparmio; criteri generali per la redazione e contenuto minimo del regolamento dei fondi comuni di investimento; autorizzazione alla costituzione delle società di investimento a capitale variabile (SICAV); partecipazione al capitale delle società di gestione del risparmio e delle SICAV; organizzazione amministrativa e contabile e controlli interni delle società di gestione del risparmio e delle SICAV; offerta di servizi all'estero da parte di società di gestione del risparmio e di SICAV; offerta in Italia di quote di fondi comuni o di azioni di SICAV di Paesi dell'Unione Europea rientranti nell'ambito di applicazione delle direttive comunitarie in materia di organismi di investimento collettivo;

- regolamento del Governatore della Banca d'Italia del 20 settembre 1999, recante disposizioni per le società di gestione del risparmio;

- regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibere n. 12687 del 26 luglio 2000 e n. 12744 del 5 ottobre 2000;

- regolamento del Nuovo Mercato organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob con delibera n. 12744 del 5 ottobre 2000;

- regolamento del Mercato dei contratti uniformi a termine dei Titoli di Stato organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., approvato dalla Consob, d'intesa con la Banca d'Italia, con delibera n. 12752 dell'11 ottobre 2000;

- D.M. 24 maggio 1999, n. 228;

- D.M. 11 novembre 1998, n. 472;

- decreto legislativo n. 385 del 1° settembre 1993;

- artt. 1834 - 1860 del codice civile: i contratti bancari;

- artt. 1882 - 1932 del codice civile: il contratto di assicurazione;

- artt. 1992 - 2027 del codice civile: i titoli di credito;

- regio decreto n. 1736 del 21 dicembre 1933;

- legge n. 130 del 30 aprile 1999;

- decreto legislativo n. 213 del 24 giugno 1998;

- legge n. 197 del 5 luglio 1991;

- decreto legislativo n. 374 del 25 settembre 1999;

c) disciplina legislativa, regolamentare e deontologica dell'attività di promotore:

- regolamento n. 10629 dell'8 aprile 1997: artt. 1 - 19;

- regolamento n. 11522 del 1° luglio 1998: artt. 93 - 98;

- codici interni di autodisciplina adottati dalle associazioni professionali dei promotori finanziari e dei soggetti abilitati.

Il colloquio verte sulle materie della prova scritta e sulle seguenti altre materie:

a) nozioni di diritto privato concernenti la disciplina del contratto, con particolare riferimento ai contratti di agenzia e mandato e ai contratti concernenti gli strumenti finanziari ed i servizi offerti dai soggetti abilitati ai sensi del decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998;

b) nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario ed in particolare il regime di tassazione dei redditi derivanti da azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni d'investimento, depositi bancari e polizze di assicurazione sulla vita.


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