Rischio ed obbligazioni Le vicende legate al default dell'Argentina ed i casi Cirio, Giacomelli e Parmalat hanno evidenziato che le obbligazioni circolanti sul mercato presentano diversi gradi di rischio, vediamo, quindi, quali sono gli elementi da valutare nella scelta di un titolo obbligazionario. Concetto di rischioRischiare significa accettare la possibilità che il valore del nostro investimento diminuisca nel tempo. Per esempio:
Cos'è il rendimento ?Per i titoli di Stato e le obbligazioni, il rendimento deriva dagli interessi che il debitore paga sotto forma di cedole, il capitale (in tutto o in parte) di solito ogni anno o ogni 6 mesi. Ma attenzione: il prezzo del titolo sul mercato può salire o scendere e quindise viene venduto prima della scadenza si può avere un guadagno o una perdita. E questo, ovviamente, modifica il rendimento dell'investimento.
Cosa si deve valutare con estrema attenzione ?Prima di tutto all'affidabilità del debitore (e cioè la probabilità che il debitore mantenga i suoi impegni). Un debitore meno affidabile dovrà offrire all'investitore un titolo con un rendimento più alto che mira a compensare il maggior rischio di mancato rimborso. Attenzione quindi! Un maggior rendimento segnala sempre un maggiore rischio.In secondo luogo, il prezzo del titolo non è stabile ma può variare a seconda dell'andamento del mercato e delle caratteristiche del titolo (tasso fisso o variabile, durata, ecc.).
Come cresce il rendimento al crescere del rischioIl grafico seguente illustra la relazione tra il rating delle obbligazioni in euro emesse da aziende (corporate bonds) e il loro rendimento a ottobre 2003. I titoli con rating AAA mostrano un rendimento medio inferiore a quello dei titoli con rating AA, A e BBB.
Il rischio di mancato rimborso e il ratingI titoli emessi hanno diverso rischio di non essere rimborsati a scadenza: si va dalla sostanziale certezza di rimborso per i titoli emessi dagli stati dei paesi più sviluppati a probabilità via via decrescenti quando si passa ad emittenti sempre meno solidi. L'affidabilità é misurata dal giudizio espresso da soggetti specializzati indipendenti che sono le agenzie di rating; questi giudizi sono espressi da un voto chiamato rating. A rating peggiori si associa un rischio di mancato rimborso più alto e quindi rendimenti maggiori.
Qual regole seguire ?A - Prima di investire chiarite bene le vostre esigenze di investimento, ovvero:
B - Non mettere tutte le uova nello stesso paniere, ovvero: diversificare gli investimenti; C - Non esiste l'albero delle monete d'oro, quindi: attenzione alle promesse mirabolanti (solo vincendo alla lotteria si diventa ricchi dal giorno alla notte); D - Evitare i
prodotti poco chiari, prima di
scegliere chiedere informazioni e riservarsi tutto il tempo necessario per
capire bene di che tipo di investimento si tratta;
In linea di massima se non si vogliono correre rischi, è consigliabile investire su titoli con rating molto alto (almeno pari ad A-) che hanno minime probabilità di mancato rimborso. Un alto rating ha sempre individuato i titoli degli stati e delle aziende più affidabili. Il grafico che segue mostra la relazione tra il rating di stati, banche e aziende e il rischio di mancato rimborso, rappresentato dai casi di sospensione o interruzione dei pagamenti (default) o di insolvenza nell'arco di 1 anno. Come si può notare, per gli emittenti con rating AAA, AA e A, la probabilità di insolvenza è minima. La probabilità resta contenuta per gli emittenti con rating BBB, per poi crescere gradualmente al peggiorare del rating.
La scelta di un investimento dipende dal livello di rischio che ciascun investitore può accettare e dalla composizione del suo portafoglio di investimenti. Il rating è un indicatore prezioso, ma non necessariamente da intendersi in senso assoluto. Ogni investimento va sempre comunque valutato rispetto alle proprie esigenze.
Sempre a proposito di rischio, un discorso a parte meritano le obbligazioni bancarie strutturate e subordinate. 1) Le obbligazioni strutturate Sono
titoli costituiti da una obbligazione e da una o più componenti definite
“derivative”, cioè contratti di acquisto e/o vendita di strumenti
finanziari (come indici, azioni, valute, ecc.). Negli ultimi anni, il forte calo dei tassi di interesse ha spinto molti risparmiatori a ricercare strumenti innovativi con:
Le obbligazioni strutturate però sono strumenti complessi; uno dei rischi più frequenti è quello di non comprendere il loro funzionamento e dunque di fare una scelta non adatta alle proprie esigenze, quindi il loro acquisto è consigliato solo a chi ne ha compreso la natura e il grado di rischio. 2) Le obbligazioni bancarie subordinate Sono obbligazioni bancarie vere e proprie
quindi l’emittente è una banca che si impegna alla restituzione del
capitale investito. Il rendimento di un’obbligazione
strutturata non è predeterminato come per le obbligazioni normali, ma
dipende dagli andamenti dei parametri che determinano il valore
dell’obbligazione. In conclusione, abbiamo assodato che non esistono investimenti a rischio zero. Investire vuol dire sempre rischiare perché significa rinunciare per un certo periodo di tempo al proprio capitale, con la consapevolezza che il futuro, per definizione, è incerto. Quindi si tratta di scegliere con attenzione e prudenza, informarsi accuratamente, analizzare scrupolosamente le proprie esigenze. In ogni caso, se si vogliono maggiori garanzie, è consigliabile avvalersi dell'assistenza e della consulenza degli operatori specializzati del settore. |
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