Asset allocation

Rappresenta la più importante attività di un gestore di patrimoni (fondi comuni, fondi pensione, polizze Vita). Consiste nella ripartizione del portafoglio tra azioni e obbligazioni all'interno dei diversi mercati di investimento. Il rendimento finale di un portafoglio nel lungo periodo, secondo studi condotti sui fondi pensione USA, deriva al 91% proprio dal corretto svolgimento di questa attività e solamente per il resto dalla scelta del momento in cui entrare e uscire dai mercati e dalla selezione dei titoli.


Asset manager

E' il gestore di patrimoni. Spetta a lui, tramite l'attività di asset allocation, definire le politiche tese a massimizzare il rendimento di un fondo e a minimizzarne i rischi. Il suo compito è infatti quello di investire il denaro raccolto dalla clientela. Tra le diverse figure di gestori, quello di fondi comuni di investimento si muove su un orizzonte operativo di breve e di medio periodo, mentre quello di fondi pensione lavora in una prospettiva di lungo periodo.


Boc

Buoni ordinari dei comuni, titoli emessi dagli enti locali recentemente regolamentati.


Borsa

Viene comunemente intesa come il luogo in cui si scambiano le azioni delle società quotate, anche se ormai tutte le contrattazioni avvengono su una rete telematica. Di conseguenza, la Borsa si identifica con il mercato azionario. In senso più esteso, le Borse valori sono il luogo in cui si scambiano titoli (ma anche valute) appartenenti alla categoria dei cosiddetti valori mobiliari Se nelle Borse valori non vengono trattati solo titoli azionari, è anche vero che i due mercati più conosciuti dai risparmiatori sono quelli azionario e del reddito fisso o, meglio, dei titoli di Stato. BoT, CcT, BTp, infatti, non possono essere acquistati solo in asta, cioè all'emissione, ma anche nel cosiddetto mercato secondario. Il che consente, se si tratta di mercati regolamentati e telematici, di usufruire di condizioni trasparenti e di costi ridotti. I due principali mercati telematici dei titoli di Stato in Italia sono l'Mts e il Mot, riservati, rispettivamente, alle contrattazioni dei risparmiatori e degli operatori.


Broker

Operatore di Borsa che acquista e compra per conto dei propri clienti. La sua remunerazione dipende dalle commissioni pagate dai clienti.


BTP

Sigla di Buoni dei Tesoro poliennali: Sono i titoli di Stato a cedola fissa semestrale emessi dal Tesoro su scadenze che vanno dai 3 ai 30 anni. Il tasso fisso che li caratterizza rende il loro prezzo maggiormente soggetto a fluttuazioni rispetto a quanto accade ai CcT. Questa volatilità dei corsi si amplifica ovviamente per le scadenze più lunghe. I BTp rispondono all'esigenza di godere di una rendita fissa; se l'obiettivo è la crescita del capitale nel medio lungo periodo a rischio contenuto sono da preferire gli zero coupon (titoli con un unico "cedolone" finale) o i fondi obbligazionari, che non espongono al problema del reinvestimento della cedola.


Bund

Titoli di Stato a medio e lungo termine emessi dal Governo federale tedesco.


Capital gain

Il termine inglese con il quale sono indicati i guadagni in conto capitale di un titolo azionario o obbligazionario. Altrimenti detto plusvalenza, esso è espresso dalla differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di un certo titolo. Alla possibilità di un capital gain, le azioni e le obbligazioni affiancano sempre una remunerazione periodica. Nel caso delle azioni essa è data dal dividendo, in quello delle obbligazioni dalla cedola.


Capitalizzazione

E' il dato che esprime il valore dei patrimonio netto di una società quotata, attribuitogli dal mercato. Si ottiene moltiplicando la quotazione di Borsa della società per il numero delle azioni esistenti. Esiste poi un altro dato relativo alla capitalizzazione dell'intera Borsa, che rappresenta la somma delle capitalizzazioni di tutti i titoli quotati. Questo parametro viene di solito impiegato per mettere tra di loro a confronto i mercati azionari dei diversi Paesi.


Caricamenti

Le polizze Vita di tipo classico fruttano al sottoscrittore un rendimento che è agganciato al rendimento di un apposito fondo speciale. Tuttavia, al risparmiatore non viene riconosciuto il 100% di tale rendimento, bens„ solo una parte. Si dice dunque aliquota di retrocessione quella percentuale che determina quanta parte del rendimento dei fondo va incrementare il capitale investito dal sottoscrittore. Per esempio, se il rendimento del fondo e del 7,5% e l'aliquota dell'80%, al risparmiatore viene riconosciuto il 6 per cento. I caricamenti sono quindi i costi di sottoscrizione delle polizze vita- espressi in percentuale dei premi - che i venditori hanno l'obbligo di comunicare al cliente. Sono inferiori nelle polizze a premi unici ricorrenti. I costi di questo tipo di polizza, affermatosi recentemente sul mercato e distribuito soprattutto dalle banche, sono compresi tra il 5% e il 10%, mentre le polizze tradizionali hanno caricamenti che possono anche superare il 15%.


Cassa di compensazione e garanzia

Istituita il 16 marzo 1992, ha la funzione di garantire il buon fine e la compensazione dei contratti uniformi a termine future e option), il buon fine, della liquidazione attraverso stanza di compensazione dei contratti relativi a titoli quotati in Borsa o negoziati al Mercato Ristretto, nonchè il buon fine della liquidazione delle operazioni eseguite sul Mercato Secondario dei Titoli di Stato.


Cedola

Talloncino accluso all'obbligazione rappresentativo degli interessi che maturano periodicamente, rapportati al valore nominale di un'obbligazione.

Check truncation 

Meccanismo in base al quale un assegno non ritorna nella sua materialità alla filiale della banca sulla quale è stato emesso, bensì i suoi estremi vengono trasmessi elettronicamente.


Cliquet

La formula cliquet viene applicata a quegli strumenti finanziari, polizze vita od obbligazioni, il cui rendimento non è predeterminato ma agganciato ad alcuni parametri. Tipico caso è quello degli "index linked". La formula cliquet consente di bloccare il rendimento acquisito dal sottoscrittore a un dato momento, consolidando per il futuro quella performance. Può essere automatica (per esempio alla scadenza dell'anno solare) o su decisione del cliente, che sceglie il momento in cui fissare l'indice.


Commissione di massimo scoperto

Commissione applicata sugli scoperti di conto corrente e solitamente pari allo 0,125% per trimestre solare; le banche hanno anche la facoltà di limitarla al 25% degli interessi debitori del periodo in esame. Essa viene determinata, in linea teorica, sulla punta massima di uno scoperto continuativo superiore a 10 giorni. Nella prassi le banche applicano la commissione anche per scoperti di durata inferiore ai 10 giorni e possono discostarsi dalla percentuale dello 0,125.


Commissioni

Sono descritte nel prospetto informativo di ogni fondo. Si dividono in commissioni di gestione, di ingresso e di uscita e di incentivo. Le prime sono riferite ai costi sostenuti dal gestore per amministrare il patrimonio del fondo. Le commissioni di ingresso e di uscita sono, invece, in via di estinzione, soprattutto per i fondi monetari. Quelle di incentivo scattano quando il gestore raggiunge un predeterminato parametro di redditività.


CONSOB

Acronimo che indica la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, vale a dire l'organo di controllo sulle società per azioni quotate e sul mercato di borsa.


Consorzio di assunzione a fermo

Pluralità di intermediari finanziari che si impegna a corrispondere in via anticipata all'emittente il controvalore di un intera emissione di titoli azionari od obbligazionari da questi rilevata, procedendo di fatto al suo finanziamento.


Consorzio di collocamento

Pluralità di intermediari finanziari che si impegnano a collocare sul mercato i titoli azionari od obbligazionari emessi da una società.


Consorzio di garanzia

Pluralità di intermediari finanziari che si impegnano a sottoscrivere tutti i titoli azionari ed obbligazionari non distribuiti al termine di un'operazione di collocamento di valori mobiliari.


Conto Economico

Detto conto dei profitti e delle perdite, é un prospetto contabile che insieme allo Stato Patrimoniale compone il bilancio aziendale. Si tratta di un conto riepilogativo che accoglie in dare i costi sostenuti nell'esercizio e in avere i ricavi conseguiti nel periodo stesso: dalla somma algebrica di tali elementi emerge il risultato economico (utile o perdita di esercizio). Il conto economico rappresenta una sintesi della gestione dell'azienda e ne consente l'analisi mediante il ricorso ad indici e riclassificazioni.


Conto Fondo

Il conto fondo, detto anche conto di liquidità, consiste in un abbinamento fra un prodotto bancario (il conto corrente) e uno di risparmio (il fondo comune di investimento). Con questo servizio il correntista può gestire al meglio la liquidità familiare, senza lasciare somme infruttifere sul conto e, al tempo stesso, senza rischiare di dover disinvestire all'improvviso. Quando, infatti, il saldo del conto sale oltre una certa soglia, i capitali vengono convogliati nel fondo; quando, viceversa, scende sotto un determinato limite, avviene l'inverso.


Correlazione

Gli indici di correlazione mostrano la maggiore o minore uniformità con la quale il rendimento di un'attività finanziaria si muove nel tempo rispetto a quello di un'altra. Quando i rendimenti di due attività si muovono nel tempo in modo del tutto uguale, I'indice di correlazione è uguale a 100, mentre quando gli andamenti sono del tutto indipendenti è pari a zero. Infine, quando i rendimenti di due attività si muovono in modo completamente opposto, I'indice di correlazione è negativo.


Coupon stripping

Operazione consistente nella separazione delle cedole dal capitale di un valore mobiliare al fine di trasformare dei titoli con cedola in zero coupon bonds.


Credit scoring

Procedura tendente a fornire un punteggio di merito creditizio in base al quale decidere con maggiore celerità sull'opportunità di procedere o meno all'erogazione di un finanziamento a determinati clienti richiedenti. Tale metodologia prevede la valorizzazione di una serie di indicatori dai quali si ritiene dipenda la capacità di rimborso del credito. La procedura è spesso utilizzata per velocizzare i tempi di erogazione di operazioni di credito al consumo.


Curva dei rendimenti

Relazione rappresentata da una curva in un piano cartesiano che mostra il rapporto tra vita residua e rendimento di specifici titoli. Su una medesima curva dei rendimenti possono essere utilmente confrontati solo titoli omogenei, cioè con le medesime caratteristiche economico-tecniche.

Diritti di opzione

Cedole staccate dai titoli azionari e dalle obbligazioni convertibili che attestano il diritto a sottoscrivere una quota proporzionale di aumento del capitale ovvero di obbligazioni convertibili di nuova emissione. I diritti possono essere direttamente esercitati dal proprietario oppure essere venduti in Borsa.

Diritto speciale di prelievo 

 Mezzo di pagamento e strumento di riserva assegnato dal Fondo Monetario Internazionale ai paesi membri utilizzabile, ad esempio, nelle transazioni internazionali tra le Banche centrali. Il valore del diritto speciale di prelievo dipende da quello di un paniere di valute dei maggiori paesi partecipanti al Fondo Monetario Internazionale la cui ponderazione viene periodicamente aggiornata.


Disaggio  

Differenza tra il prezzo corrente di un titolo ed il valore nominale ad esso superiore. Si ha un disaggio se il prezzo di emissione di un titolo espresso in percentuale rispetto al valore nominale è sotto la pari. Nella compravendita di divisa si ha un disaggio se il cambio è inferiore alla parità ufficiale.


Dividendo

Parte dell'utile netto che una società per azioni versa ai soci per ciascuno dei suoi titoli.

Equity risk premium

E' il premio di rendimento di cui godono le azioni rispetto alle obbligazioni. Le statistiche di Usa e Regno Unito mostrano che le azioni offrono su archi temporali particolarmente estesi rendimenti superiori del 6/7% medio annuo rispetto alle obbligazioni e ai titoli di Stato.


Eurobond

Si chiamano così, quei titoli obbligazionari (eurobbligazioni) emessi in una valuta diversa rispetto a quella vigente nel Paese di origine dell'emittente e collocati sui mercati internazionali.


Eurolira

E' la denominazione della valuta utilizzata per le emissioni di prestiti obbligazionari internazionali in lire. Se un Paese o un'istituzione estera emettono un prestito in lire, questo è denominato in eurolire. Analogamente, se un istituto o una società italiana emettono un prestito sul mercato europeo, la moneta di riferimento è l'eurolira. Il mercato di riferimento di tutte le eurovalute è quello londinese.


Eurovalute

Si definiscono eurolire, euromarchi, eurodollari e così, via, le lire, i marchi, i dollari e tutte le altre monete, detenute da soggetti non residenti nel Paese in cui quella valuta viene utilizzata.


FIB 30

Future sull'indice di Borsa Mib30. Chi l'acquista si obbliga a comprare il Mib30, alla data di scadenza del contratto, a un prezzo pari al valore dell'indice al momento di sottoscrizione dei future moltiplicato per diecimila lire poichè l'indice non può essere consegnato, I'operazione, si conclude con il pagamento di una somma in denaro, pari alla differenza di valore del future alla scadenza e il valore a cui è stato acquistato. Dovrà pagare, il venditore, se il valore finale del future è inferiore a quello iniziale; I'acquirente, in caso contrario.


Fondi a distribuzione

Prevedono la distribuzione periodica talora totale, ma più spesso parziale, degli utili realizzati. La quota non distribuita viene reinvestita nel fondo, andando ad accrescere proporzionalmente il valore delle quote in circolazione.


Fondi aperti

Sono i fondi comuni il cui capitale può variare nel tempo in funzione di nuove sottoscrizioni ovvero di rimborsi anticipati da parte dei vecchi titolari. Poichè la società di gestione ha l'obbligo di riacquistare la quota di cui il cliente chiede il riscatto, non è necessario che i certificati di partecipazione siano quotati sui mercati regolamentati.


Fondi comuni di investimento immobiliare

Introdotti nel nostro ordinamento con la legge 86/1994, questi fondi sono di tipo chiuso e si caratterizzano per la specifica tipologia di investimenti che devono essere effettuati con le somme raccolte presso i risparmiatori. In via principale, ancorchè non esclusiva, le società di gestione provvedono all'acquisto, alla vendita, alla gestione e alla locazione dei beni immobili (edifici e terreni) e relativi diritti reali di godimento (usufrutto e superficie principalmente); non possono invece esercitare direttamente attività di costruzione.


Fondi comuni di investimento mobiliare

Introdotti nel nostro ordinamento con la legge 77/1983, tali fondi, che possono essere di tipo aperto, ma anche chiuso ai sensi dei decreto legislativo 344/1993, costituiscono, come tutti i fondi comuni, un patrimonio comune distinto e separato sia da quello della società di gestione che dai patrimoni dei singoli titolari delle quote di partecipazione. La società di gestione provvede a investire in valori mobiliari (essenzialmente titoli) le somme raccolte presso i risparmiatori al fine di ottenere il massimo rendimento, compatibilmente con le caratteristiche del fondo, che può essere azionario, obbligazionario o bilanciato a seconda che l'investimento debba essere prevalentemente diretto all'acquisto e alla vendita di azioni od obbligazioni, ovvero sia ripartito equamente fra due tipologie di titoli.


Fondi di accumulazione

Non prevedono la distribuzione periodica dei proventi realizzati tramite l'attività di gestione, ma il loro immediato reinvestimento nel fondo.


Future


Contratto di Borsa standardizzato. Chi l'acquista si impegna a comprare a una data futura, a un prezzo determinato, beni (commodity future) o attività finanziarie financial future) in quantità prefissata; per contro, chi lo vende, si impegna a vendere alle stesse condizioni.


GPF

Letteralmente, gestione patrimoniale in fondi. un servizio offerto all'investitore da un intermediario con il quale viene teoricamente assicurata l'allocazione ottimale del capitale e quindi il massimo rendimento possibile per un dato livello di rischio. A differenza delle gestioni di tipo tradizionale che impiegano i capitali acquistando singoli titoli o strumenti finanziari, in questo caso l'investimento è orientato all'acquisto di quote di fondi comuni o Sicav.


GPM

Sigla di gestione di patrimoni mobiliari: è il servizio di gestione individuale in cui un risparmiatore affida a un intermediario autorizzato (Banca o Sim) un certo capitale per investirlo secondo direttive preconcordate. I tagli minimi di investimento sono solitamente elevati (dai 200 milioni in su), a meno che la gestione non sia effettuata esclusivamente su quote di fondi comuni (Gpf).


Indice comit

E il più anziano tra tutti gli indici di Borsa. E, a parte qualche dettaglio, qualche accorgimento, è molto simile all'indice Mib. La sua serie storica risale al 1972. Per questa ragione è ancora ampiamente utilizzato dagli analisti tecnici. L'indice Comit della Borsa italiana è computato sulla base delle quotazioni ufficiali della giornata ed è dunque calcolato solamente una volta al giorno.


Indici di capitalizzazione

Sono i parametri di riferimento per sintetizzare il rendimento dei mercati obbligazionari. In altre parole, sono i benchmark con i quali confrontare i risultati ottenuti dai gestori. Gli indici sulle obbligazioni più diffusi sono i Jp Morgan, con diverse aggregazioni geografiche, mentre per i titoli di Stato italiani si utilizzano anche, gli indici di capitalizzazione netta della Banca d'ltalia, come quello ,"generale", rappresentativo di un paniere di titoli del Tesoro di varia scadenza.


Indice Dow Jones

E' I'indice più antico della Borsa di New York. E' calcolato in continua sulla base di un paniere molto selettivo formato dai 30 principali titoli industriali quotati al New York Stock Exchange, ovvero a Wall Street. La media Dow Jones fu pubblicata: per la prima volta il 2 gennaio 1897.


Indice mibtel

E' un indice nato nel '94, divenuto da subito punto di riferimento per misurare l'andamento delle quotazioni della Borsa italiana. Viene determinato una volta al minuto sulla base della continua variazione dei prezzi. Alla fine della giornata viene calcolato tenendo conto dell'ultima quotazione in ordine di tempo fatta registrare da ciascuna azione. La sua variazione percentuale rappresenta il rialzo o il ribasso medio degli ultimi prezzi fatti segnare in Borsa rispetto agli ultimi prezzi del giorno precedente


Indici MSCI

Sono i parametri di riferimento per sintetizzare il rendimento dei mercati azionari, e perciò sono i benchmark più utilizzati per confrontare i risultati ottenuti dai gestori. Sono calcolati dalla Morgan Stanley capital international, con diverse aggregazioni geografiche


Interesse composto

Termine che indica il calcolo dell'interesse non solo sul capitale iniziale, ma anche sugli interessi maturati alla scadenza di ogni periodo contabile che divengono a loro volta produttivi di interesse.


Investitore istituzionale

Organismo che effettua sistematiche operazioni di investimento sul mercato mobiliare. In tale categoria rientrano banche, fondi comuni di investimento, assicurazioni ed altri intermediari.


Market maker

Operatore di Borsa specializzato nella negoziazione per conto proprio di alcuni titoli che acquista su richiesta del cliente a un prezzo, detto bid price, e a vendere su richiesta di altro cliente a un prezzo superiore, detto ask price. La differenza fra ask e bid price, detta spread, non può superare determinati livelli fissati dall'autorità di mercato.


Market timing

E' I'attività che consiste nel cercare di prevedere i momenti giusti in cui investire e disinvestire da un mercato. In un investimento di lungo periodo, il market timing non è determinante ai fini del rendimento finale: molto più importante è l'asset allocation strategica, ossia la ripartizione del portafoglio tra azionarlo e obbligazionario, domestico e estero.


Mezzi propri

E' I'espressione con la quale si indica il patrimonio netto di una azienda: i mezzi propri sono la somma del capitale sociale, delle riserve e degli utili non distribuiti dell'azienda. Sono perciò pari alle attività (crediti, immobili, impianti, titoli e cos„ via) dell'azienda al netto delle sue passività (debiti e cos„ via). Rappresentano perciò una sorta di valore di liquidazione dell'impresa: il patrimonio che dovrebbe essere diviso tra i suoi soci una volta che sono stati venduti gli attivi e rimborsati tutti i debiti. L'indice prezzo/mezzi propri per azione è spesso utilizzato per valutare la convenienza delle azioni quotate in Borsa.


MIB corrente

Indice di Borsa calcolato come quello storico, ponendo però uguale a 1.000 il valore dell'ultimo giorno dell'anno precedente.


MIB storico


Indice di Borsa calcolato sulla base del prezzo ufficiale di tutti i titoli quotati. La base, uguale a 1.000, è stata fissata il 2 gennaio 1975.


MIB30

Indice di Borsa calcolato in base all'ultimo prezzo di ogni minuto dei 30 titoli più liquidi del mercato azionario italiano. La base, uguale a 10.000, è stata fissata il 31 dicembre 1992.


Montante

Somma del capitale investito inizialmente e degli interessi maturati nel corso dei periodo di investimento.


Monte Titoli

Società per azioni che si occupa di svolgere i servizi di custodia ed amministrazione accentrata di valori mobiliari. Monte Titoli è anche cassa incaricata e mandataria delle società emittenti.


Mot

Mercato borsistico dei titoli di Stato e delle obbligazioni private. E' il mercato di compravendita al dettaglio dove, attraverso gli operatori istituzionali autorizzati, i risparmiatori possono effettuare compravendite di titoli di Stato già emessi.


Mts

Mercato telematico dei titoli di Stato caratterizzato per un importo minimo nelle trattative pari a 5 miliardi di lire. E' il mercato all'ingrosso dei titoli di Stato dove, proprio per l'elevato importo minimo nelle operazioni, effettuano attività di compravendita praticamente solo gli investitori istituzionali autorizzati (banche, sim, compagnie assicurative,...).


No load

E' I'espressione con la quale si definiscono i fondi comuni senza commissioni di ingresso. I fondi che non presentano né commissioni di ingresso né di rimborso sono definiti no load puri. In generale, i fondi monetari (obbligazionari specializzati Italia breve termine) sono no load puri, perchè si tratta di strumenti per la gestione della liquidità: I'entrata e l'uscita da questi strumenti può anche verificarsi a breve distanza. Esistono società di gestione i cui fondi sono tutti no load.


Obbligazioni

Titoli rappresentativo del capitale di debito. Danno diritto alla ricezione di interessi e al rimborso del capitale prestato. Possono pagare una cedola fissa o variabile; gli interessi possono essere pagati periodicamente oppure alla scadenza.


Obbligazioni convertibili

Obbligazioni che possono essere convertite su domanda del titolare in un numero determinato di azioni della stessa o di altra società secondo un prefissato rapporto di cambio. Con la conversione dell'obbligazione il titolare da creditore della società diventa socio ossia azionista.


Obbligazioni index linked

E' una nuova generazione di obbligazioni. Le index linked garantiscono in generale il capitale investito e in alcuni casi anche un rendimento minimo, ma la novità, è che esse consentono di guadagnare in base alla performance di uno o più indici di Borsa. In questo modo il risparmiatore può accostarsi all'investimento azionario, ma senza rischiare di rimettervi il capitale, come può invece capitare acquistando azioni in modo diretto. Tuttavia non sempre è riconosciuto al sottoscrittore il 100% della performance dell'indice.


OPA

Sigla di Offerta pubblica d'acquisto: è un'operazione in cui l'offerente si rivolge al pubblico degli azionisti di una certa società per acquistare un determinato quantitativo di titoli a un prezzo prefissato. Per garantire la par condicio tra tutti gli azionisti, la legge 149/1992 prevede delle ipotesi nelle quali l'acquisto o lo scambio di titoli devono obbligatoriamente avvenire nella forma di Opa (tipicamente nell'ambito di un passaggio della proprietà dell'impresa).


Option

Contratto standardizzato di Borsa con cui l'acquirente, verso il pagamento di un prezzo, detto premio, può comprare il diritto (I'obbligo) di acquistare (call) oppure vendere (put) determinati beni o attività finanziarie, a prezzo determinato, definito prezzo d'esercizio, entro (opzione americana) ovvero a (opzione europea) una certa data futura. Il venditore si impegna a dare esecuzione al contratto su richiesta dell'acquirente.


PAC

E' la sigla di piano di accumulo di capitale e si ha quando l'acquisto della quota di un fondo avviene tramite più versamenti successivi. Questa formula prevede il versamento di un importo fisso o variabile a cadenza periodica (mensile, trimestrale e cos„ via) e per un periodo di tempo prolungato (di 5, 10 e 15 anni).


Parametro indicizzazione

Parametro scelto per la determinazione delle cedole future per i titoli a interesse variabile.


Performance

E' il termine tipicamente utilizzato per esprimere il rendimento di un fondo comune. Nei fondi ad accumulazione dei proventi, la performance è data semplicemente da a variazione del valore della quota in un determinato arco temporale. In quelli a distribuzione dei proventi, la performance tiene conto delle cedole reinvestite. Tutte le performance pubblicate sono al lordo delle commissioni di ingresso.


PIC


Sta per piano di investimento del capitale. Si ha quando l'acquisto della quota di un fondo comune di investimento avviene tramite un versamento in un'unica soluzione. I fondi possono essere sottoscritti presso gli sportelli delle banche e presso i promotori finanziari delle Società di intermediazione mobiliare o delle banche autorizzate all'offerta fuori sede, anche a domicilio, dai risparmiatori.


Polizze vita index linked

Questa nuova generazione di polizze vita si avvicina alla più ampia categoria delle cosiddette unit linked, il cui rendimento è agganciato alla performance di un'attività sottostante. Quando tale attività è un indice di Borsa, esse sono denominate, appunto, index linked. Il loro rendimento dipende dunque dalla crescita del mercato azionario di riferimento. Nel caso, però, in cui il risultato sia negativo viene generalmente garantito il capitale investito; in alcuni casi viene anche corrisposto un rendimento minimo.


Polizze vita unit linked

Sono contratti vita nei quali i premi pagati non vengono convogliati nel classico fondo della compagnia d'assicurazione che investe prevalentemente in titoli di Stato, ma in un fondo comune d'investimento aperto. I rendimenti dipendono perciò direttamente dalle performance del fondo. Investire in questi prodotti, anzichè direttamente nei fondi, può essere conveniente per questioni fiscali.


Prezzo alla pari

Prezzo eguale al valore convenzionale di un titolo, pari a 100.


Prezzo (o corso) secco

E' il valore di mercato di un titolo, senza tener conto dell'eventuale rateo di cedola in maturazione.


Prezzo TEL QUEL
E' la somma del prezzo secco di un titolo e del rateo di cedola in maturazione.


Prezzo d'apertura

Prezzo unico stabilito al termine dell'omonima fase d'asta che garantisce l'esecuzione di tutti gli ordini incrociabili massimizzandone il numero.


Prezzo di riferimento

Media ponderata dei prezzi praticati sull'ultimo 10% dei volumi trattati.


Prezzo ufficiale

Media dei prezzi registrati in una seduta ponderata per i rispettivi volumi di negoziazione.


Prime rate

E' il tasso attivo minimo che le banche si dichiarano disposte a praticare alla clientela migliore sulle operazioni di prestito. Si noti, peraltro, che una quota non sottovalutabile di prestiti è concessa a clienti con una particolare forza contrattuale nei confronti della banca a condizioni "scontate" rispetto al prime rate. A tale tasso vengono indicizzate molte operazioni di finanziamento.


Private banking

Viene definita attività di private banking tutta quella complessa sfera di prodotti e servizi caratterizzati da elevata personalizzazione ed alta qualità. Destinatari sono i clienti con ampie disponibilità finanziarie e patrimoniali, tanto che i private banker prendono in genere in considerazione portafogli da un miliardo di lire in su. Proprio in quest'ottica, rientrano nel private banking non solo i prodotti di gestione patrimoniale, ma anche la consulenza finanziaria e successoria, gli investimenti in immobili e arte, la creazione di società all'estero.


Promotore finanziario

Il promotore e una figura di venditore di servizi finanziari disciplinata per legge e iscritta a un apposito albo nazionale. Si tratta, in sostanza, di quella persona che, per conto di una società che offre prodotti e servizi di investimento, si reca al domicilio del cliente per collocare i prodotti o i servizi stessi. Il promotore finanziario è tenuto al rispetto di importanti regole di comportamento, dettate per legge. Tra queste, I'obbligo di informare adeguatamente i clienti e valutarne attentamente le esigenze di investimento.


Quotazione lettera

Nei mercati mobiliari (obbligazionari, azionari e cos„ via) la quotazione lettera è il prezzo al quale i venditori sono disposti a cedere il loro titolo. Viceversa, la quotazione denaro è il prezzo al quale i compratori sono disposti ad acquisire quel titolo. Lo spread (differenza) denaro - lettera è tanto più ampia quanto minore è la dimensione degli scambi su un certo titolo.


Rapporto prezzo/utili

E' I'indicatore più utilizzato per stabilire la convenienza di un'azione (price/earnings ratio). Poichè acquistando un'azione non si diventa altro che proprietari di un pezzo di un'azienda, il prezzo giusto di un'azione si avvicina alla capacità che ha quest'impresa di produrre utili futuri. Perciò, è importante, quante volte il prezzo di un'azione moltiplica gli utili dell'azienda emittente, e fare un confronto con quello di imprese dello stesso settore o con medie su valori passati.


Rating

Rappresenta l'indicatore del grado di solvibilità di un determinato debitore. I più importanti rating sono quelli elaborati dalle società statunitensi Moody's & Poor's ed esprimono il cosiddetto merito di credito degli emittenti di prestiti obbligazionari, quali le imprese o gli Stati, sui mercati internazionali. Il rating è tanto più elevato quanto più è affidabile il debitore.


Rendimento effettivo

E' il risultato - percentualizzato su base annua dei redditi prodotti da un titolo di Stato, per esempio da un BTp, da un CcT o da un CTz, calcolati a una determinata data. Esso è dato dalla differenza tra il prezzo pagato al momento dell'acquisto del titolo e il prezzo riscosso all'atto del rimborso, cui bisogna sommare tutte le cedole incassate.


Rendimento anualizzato

E' il dato più comunemente impiegato per rappresentare il ritorno composto su base annua di un certo investimento (annualized return, in versione anglosassone). Nelle analisi di convenienza di un investimento, I obiettivo è di calcolare per il risparmiatore un rendimento annualizzato al netto di imposte e commissioni. Il rendimento annualizzato dei fondi comuni di investimento pubblicato nelle classifiche sulle performance non tiene conto, in particolare, delle sole commissioni di ingresso.


Rendimento reale

E' il ritorno di un investimento al netto dell'inflazione. Nei periodi in cui l'inflazione è particolarmente elevata (come è accaduto negli anni 70 in Italia), i rendimenti reali degli investimenti possono essere negativi: questo significa che il capitale non viene difeso dall'erosione del potere d'acquisto della moneta e si sta in realtà depauperando. Più che sul rendimento nominale, il risparmiatore dovrebbe porre la sua attenzione sul rendimento reale.


Rendistato

Media mensile dei rendimenti lordi dei titoli pubblici soggetti a tassazione.


Retrocessione

Rientrano in questa voce i costi di sottoscrizione delle polizze vita, che le Reti di vendita sono obbligate a comunicare a tutti i clienti. Tali costi di sottoscrizione sono espressi in percentuale del valore dei premi e sono inferiori nelle polizze cosiddette a premi unici ricorrenti. Queste. polizze hanno costi che oscillano mediamente tra il 5 e il 10 per cento. Al contrario, le polizze di tipo tradizionale hanno caricamenti che possono in taluni casi superare anche il 15 per cento.


Rischio di emittente

Possibilità che l'emittente di un prestito non soddisfi le condizioni di rimborso o di pagamento degli interessi.


Rischio di inflazione

Rischio che il reddito generato dall'investimento non sia sufficiente a coprire la perdita di valore reale subita dalla somma investita nel periodo di durata dell'investimento, a causa dell'aumentato tasso di inflazione.


Rischio di liquidità

Rischio di non poter liquidare facilmente l'investimento in titoli a meno di non subire sostanziali penalizzazioni sul prezzo ricavato.


Rischio di tasso

Rischio collegato alle variazioni del tasso di interesse che comportano variazioni sul prezzo delle obbligazioni.


Riscatto

Si parla di riscatto quando un sottoscrittore di una polizza vita chiede di rientrare in possesso del capitale che gli spetta, anzichè alla scadenza del contratto, in un momento antecedente. Ciò comporta una penalizzazione, tanto maggiore quanto più tempo manca alla scadenza. Per le polizze a premio ricorrente il riscatto è dopo tre anni, per quelle a premio unico e unit linked la chance è offerta dopo il primo anno.


Riserva matematica

E' un fondo nel quale le compagnie di assicurazione una parte dei premi corrisposti dall'assicurato. Questa quota accantonata serve alle compagnie per far fronte agli impegni (come per esempio il risarcimenti) e ai rischi verso i clienti, che sono via via crescenti. In questo modo è possibile mantenere invariato nel tempo l'ammontare dei premi annui delle polizze.


Riserva obbligatoria

Fondi che le banche devono depositare (a garanzia della liquidità dei depositi dei propri clienti) presso la banca centrale in relazione ad una data aliquota degli incrementi mensili della raccolta al netto delle variazioni patrimoniali. Tale riserva è remunerata dalla Banca d'Italia ad un tasso inferiore a quello di mercato dando luogo ad una sorta di onere improprio o fenomeno di fiscalità occulta.


Risultato di gestione

Dato rilevante ai fini della tassazione delle rendite finanziarie dal luglio '98, il risultato di gestione si riferisce all'imponibile dei risparmi gestiti fondi comuni e gestioni patrimoniali in primis). Si tratta della differenza fra il valore del patrimonio alla fine e all'inizio del periodo di riferimento. Da sottolineare che, ai fini fiscali, si ragionerà secondo il criterio del "maturato" e non dell'incassato: quindi, il prelievo avverrà indipendentemente dal fatto che il risparmiatore monetizzi l'investimento.


Scarto di emissione

Differenza tra prezzo di emissione e di rimborso di un titolo.


Scoperto e franchigia

In una polizza Danni, sono quella parte del risarcimento che resta a carico dell'assicurato. Lo scoperto è una percentuale del valore del danno subito, mentre la franchigia è una cifra fissa determinata al momento della firma della polizza, che non varia dunque al variare del valore del bene danneggiato. La franchigia consente una parziale riduzione dei premi: in una polizza Rc auto, molto diffusa in passato, esentava infatti l'assicurazione dall'intervenire nei più piccoli e più frequenti sinistri. Oggi è più usato lo scoperto nelle "coperture" furto e incendio Auto.


SICAV

Società di investimento a capitale variabile istituite, nel nostro ordinamento, con il decreto legislativo 84/92. Sono società per azioni che hanno come fine l'investimento del capitale sociale in valori mobiliari. Le azioni godono di un diritto di rimborso anticipato con frequenza almeno settimanale. L'acquisto dei titoli di una Sicav rappresenta un'alternativa all'acquisto delle quote di un fondo comune, ma con, la differenza, molto teorica, che l'azionista di una Sicav può intervenire con il voto assembleare nelle gestione del patrimonio.


Speculazione

La speculazione di Borsa è quell'attività che consiste nel cercare di prevedere i momenti giusti (il market timing) nei quali investire e disinvestire da un mercato azionario od obbligazionario o semplicemente da un singolo titolo. In un investimento di lungo periodo, invece, il market timing non è determinante ai fini dei rendimento finale. Più importante e strategica è l'attività di asset allocation (vedi Asset allocation).


Spezzatura

Quantità di titoli inferiore al numero che costituisce il lotto minimo per la negoziazione sui mercati regolamentati. Le spezzature dall'Ottobre '94, possono essere scambiate su uno specifico mercato telematico. Tutti gli ordini vengono eseguiti al prezzo di apertura dei titolo sul mercato in cui è quotato.


Spread

Maggiorazione che talvolta viene applicata agli indici che servono per calcolare il rendimento delle obbligazioni indicizzate. I rendimenti dei Cct, ad esempio, sono calcolati aggiungendo al tasso di interesse dei Bot (a 6 o a 12 mesi, a seconda del regolamento) una maggiorazione (lo spread, appunto) che attualmente è pari a 30 centesimi di punto. Stanza di compensazione - Organismo gestito dalla Banca d'Italia al fine di compensare le posizioni a debito ed a credito delle banche aderenti e di velocizzare e razionalizzare le transazioni interbancarie.


Stato patrimoniale

E' uno dei due prospetti contabili costituenti il bilancio di società, che consente di evidenziare la struttura qualitativa e quantitativa del capitale di funzionamento alla chiusura di ciascun esercizio. Il prospetto si compone di due sezioni in cui si scrivono a sinistra (Dare) le attività e l'eventuale perdita di esercizio, mentre a destra (Avere) le passività e le poste ideali del capitale netto la cui composizione e peso varia a seconda del tipo di impresa esercitata.


Stock option

E' il diritto all'acquisto o alla vendita di un'azione a un determinato prezzo entro un determinato periodo. Questo strumento è ampiamente usato come forma di incentivazione e di compensazione dei dipendenti, in particolare per i top manager delle grandi società. Al dipendente viene data l'opzione di acquistare le azioni dell'azienda a un prezzo uguale o inferiore a quello di mercato al momento della concessione dell'opzione per un determinato numero di anni.


Switch

E' il meccanismo che consente al sottoscrittore di passare da un fondo all'altro della stessa società di gestione: nella maggior parte dei casi, lo switch è gratuito o quanto meno agevolato. Lo switch va utilizzato con intelligenza, anche quando è gratis: se viene usato per entrare e uscire da particolari mercati sulla base di proprie previsioni, rischia solo di generare illusioni.


Tassazione separata

Si parla di tassazione separata in dichiarazione quando, non ricorrendo per propri investimenti a un intermediario abilitato a versare per conto del cliente quanto dovuto al Fisco, è l'investitore stesso che deve procedere alla dichiarazione e al versamento dell'aliquota di tassazione. In pratica si deve procedere alla dichiarazione sul 740 (per le persone fisiche). Non rientrando nel reddito complessivo imponibile, I'aliquota non è progressiva, ma è la stessa che applicherebbe l'intermediario: è quindi una sorta di "autoritenuta".


Tasso libor

Esprime la valutazione del rischio di credito di un emittente attraverso una scala letterale. Le "scale" più note sono quelle di Moody's e Standard & Poor's. Il rating è tanto più qualificato quanto più è elevato il livello di affidabilità del debitore.


Tasso di interesse

Rappresenta la misura della remunerazione del capitale espressa in forma percentuale. Più in generale è il prezzo di un'attività finanziaria.


Titoli a reddito fisso

Titoli per i quali l'emittente riconosce ai sottoscrittori un tasso di interesse fisso fino alla scadenza.


Titoli a reddito variabile

Titoli per i quali il tasso di interesse riconosciuto dall'emittente ai sottoscrittori varia in relazione all'andamento di un tasso di riferimento rappresentativo dell'evolversi delle condizioni di mercato.


Titolo d'imposta

Si definisce così la tassazione anticipata che esaurisce in un'unica soluzione il debito di imposta del contribuente.


Titolo d'acconto

Si definisce così il pagamento di una parte dell'imposta totale dovuta, che implica l'obbligo da parte del contribuente a saldare la parte restante in un momento successivo.


Titoli non quotati

Si tratta di valori mobiliari che vengono trattati fuori borsa in quanto non sono quotati alla borsa valori. Top rate - E' il tasso attivo più elevato, e quindi più oneroso, che le banche praticano alla clientela che presenta un grado di rischiosità particolarmente elevato sulle operazioni di prestito.


Tasso Ufficiale di Sconto (TUS)

E' il tasso che le banche pagano alla Banca d'Italia sulle operazioni di rifinanziamento attuate nella forma tecnica del risconto. Le modifiche del TUS, che vengono attuate dalla Banca d'Italia, hanno un effetto segnaletico; esse, cioè, si ripercuotono sull'intera scala dei tassi attivi e passivi praticati dalla banca.


Tax credit

Si tratta di un credito di cui gode, ai fini fiscali, I'investitore che, avendo diversificato in attività estere, abbia già pagato le relative imposte oltre frontiera. In sede di dichiarazione sul 740 avrà così, diritto a sottrarre quanto già versato dall'importo dovuto al Fisco italiano, ma solo nei limiti dell'imposta italiana corrispondente a quel reddito. Diverso il discorso del credito d'imposta che si applica, nella nuova misura del 58,73% (cioè 37/63esimi), nel caso dei dividendi distribuiti.


Valore nominale

Valore facciale lordo dell'obbligazione che viene rimborsato alla scadenza e sul quale sono pagati gli interessi.


Vendita allo scoperto

Vendita a termine di attività finanziarie delle quali non si è in possesso attuata dagli speculatori con aspettative di ribasso del prezzo che sperano, quindi, di acquistarle anteriormente alla data di consegna a condizioni più convenienti.


Vita residua

Tempo che rimane alla scadenza di un titolo dal momento del calcolo.


Volatilità'

E' un importante indicatore di rischio di un titolo azionario od obbligazionario, una sorta di spia della velocità alla quale un determinato titolo può perdere o aumentare di valore nel corso dei tempo. Le azioni rappresentano l'esempio più tipico e noto in quanto hanno tradizionalmente una volatilità molto spiccata. Nel settore obbligazionario, però, titoli come i BTp trentennali o le emissioni zero coupon particolarmente sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, incorporano anch'essi una dose consistente di volatilità.


Warrant

Buono che dà diritto, entro una data futura o a scadenze prefissate, alla sottoscrizione o all'acquisto di altro titolo, azionario o obbligazionario, della stessa o di altra società, a un prezzo predeterminato. Il titolare ha la possibilità di esercitare il diritto inerente ovvero di vendere il warrant.


Zero coupon bond

Obbligazioni prive di cedole, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso.

 

 


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