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Asset allocation
Rappresenta la più importante attività di un gestore di
patrimoni (fondi comuni, fondi pensione, polizze Vita).
Consiste nella ripartizione del portafoglio tra azioni e
obbligazioni all'interno dei diversi mercati di
investimento. Il rendimento finale di un portafoglio nel
lungo periodo, secondo studi condotti sui fondi pensione
USA, deriva al 91% proprio dal corretto svolgimento di
questa attività e solamente per il resto dalla scelta
del momento in cui entrare e uscire dai mercati e dalla
selezione dei titoli.
Asset manager
E' il gestore di patrimoni. Spetta a lui, tramite
l'attività di asset allocation, definire le politiche
tese a massimizzare il rendimento di un fondo e a
minimizzarne i rischi. Il suo compito è infatti quello
di investire il denaro raccolto dalla clientela. Tra le
diverse figure di gestori, quello di fondi comuni di
investimento si muove su un orizzonte operativo di breve
e di medio periodo, mentre quello di fondi pensione
lavora in una prospettiva di lungo periodo.
Boc
Buoni ordinari dei comuni, titoli emessi dagli enti
locali recentemente regolamentati.
Borsa
Viene comunemente intesa come il luogo in cui si
scambiano le azioni delle società quotate, anche se
ormai tutte le contrattazioni avvengono su una rete
telematica. Di conseguenza, la Borsa si identifica con il
mercato azionario. In senso più esteso, le Borse valori
sono il luogo in cui si scambiano titoli (ma anche
valute) appartenenti alla categoria dei cosiddetti valori
mobiliari Se nelle Borse valori non vengono trattati solo
titoli azionari, è anche vero che i due mercati più
conosciuti dai risparmiatori sono quelli azionario e del
reddito fisso o, meglio, dei titoli di Stato. BoT, CcT, BTp, infatti, non possono essere acquistati solo in asta,
cioè all'emissione, ma anche nel cosiddetto mercato
secondario. Il che consente, se si tratta di mercati
regolamentati e telematici, di usufruire di condizioni
trasparenti e di costi ridotti. I due principali mercati
telematici dei titoli di Stato in Italia sono l'Mts e il
Mot, riservati, rispettivamente, alle contrattazioni dei
risparmiatori e degli operatori.
Broker
Operatore di Borsa che acquista e compra per conto dei
propri clienti. La sua remunerazione dipende dalle
commissioni pagate dai clienti.
BTP
Sigla di Buoni dei Tesoro poliennali: Sono i titoli di
Stato a cedola fissa semestrale emessi dal Tesoro su
scadenze che vanno dai 3 ai 30 anni. Il tasso fisso che
li caratterizza rende il loro prezzo maggiormente
soggetto a fluttuazioni rispetto a quanto accade ai CcT.
Questa volatilità dei corsi si amplifica ovviamente per
le scadenze più lunghe. I BTp rispondono all'esigenza di
godere di una rendita fissa; se l'obiettivo è la
crescita del capitale nel medio lungo periodo a rischio
contenuto sono da preferire gli zero coupon (titoli con
un unico "cedolone" finale) o i fondi
obbligazionari, che non espongono al problema del
reinvestimento della cedola.
Bund
Titoli di Stato a medio e lungo termine emessi dal
Governo federale tedesco.
Capital gain
Il termine inglese con il quale sono indicati i guadagni
in conto capitale di un titolo azionario o
obbligazionario. Altrimenti detto plusvalenza, esso è
espresso dalla differenza positiva tra il prezzo di
acquisto e quello di vendita di un certo titolo. Alla
possibilità di un capital gain, le azioni e le
obbligazioni affiancano sempre una remunerazione
periodica. Nel caso delle azioni essa è data dal
dividendo, in quello delle obbligazioni dalla cedola.
Capitalizzazione
E' il dato che esprime il valore dei patrimonio netto di
una società quotata, attribuitogli dal mercato. Si
ottiene moltiplicando la quotazione di Borsa della
società per il numero delle azioni esistenti. Esiste poi
un altro dato relativo alla capitalizzazione dell'intera
Borsa, che rappresenta la somma delle capitalizzazioni di
tutti i titoli quotati. Questo parametro viene di solito
impiegato per mettere tra di loro a confronto i mercati
azionari dei diversi Paesi.
Caricamenti
Le polizze Vita di tipo classico fruttano al
sottoscrittore un rendimento che è agganciato al
rendimento di un apposito fondo speciale. Tuttavia, al
risparmiatore non viene riconosciuto il 100% di tale
rendimento, bens solo una parte. Si dice dunque
aliquota di retrocessione quella percentuale che
determina quanta parte del rendimento dei fondo va
incrementare il capitale investito dal sottoscrittore.
Per esempio, se il rendimento del fondo e del 7,5% e
l'aliquota dell'80%, al risparmiatore viene riconosciuto
il 6 per cento. I caricamenti sono quindi i costi di
sottoscrizione delle polizze vita- espressi in
percentuale dei premi - che i venditori hanno l'obbligo
di comunicare al cliente. Sono inferiori nelle polizze a
premi unici ricorrenti. I costi di questo tipo di
polizza, affermatosi recentemente sul mercato e
distribuito soprattutto dalle banche, sono compresi tra
il 5% e il 10%, mentre le polizze tradizionali hanno
caricamenti che possono anche superare il 15%.
Cassa di compensazione e garanzia
Istituita il 16 marzo 1992, ha la funzione di garantire
il buon fine e la compensazione dei contratti uniformi a
termine future e option), il buon fine, della
liquidazione attraverso stanza di compensazione dei
contratti relativi a titoli quotati in Borsa o negoziati
al Mercato Ristretto, nonchè il buon fine della
liquidazione delle operazioni eseguite sul Mercato
Secondario dei Titoli di Stato.
Cedola
Talloncino accluso all'obbligazione rappresentativo degli
interessi che maturano periodicamente, rapportati al
valore nominale di un'obbligazione.
Check
truncation
Meccanismo in base al quale un assegno non ritorna nella
sua materialità alla filiale della banca sulla quale è
stato emesso, bensì i suoi estremi vengono trasmessi
elettronicamente.
Cliquet
La formula cliquet viene applicata a quegli strumenti
finanziari, polizze vita od obbligazioni, il cui
rendimento non è predeterminato ma agganciato ad alcuni
parametri. Tipico caso è quello degli "index
linked". La formula cliquet consente di bloccare il
rendimento acquisito dal sottoscrittore a un dato
momento, consolidando per il futuro quella performance.
Può essere automatica (per esempio alla scadenza
dell'anno solare) o su decisione del cliente, che sceglie
il momento in cui fissare l'indice.
Commissione di massimo scoperto
Commissione applicata sugli
scoperti di conto corrente e solitamente pari allo 0,125%
per trimestre solare; le banche hanno anche la facoltà
di limitarla al 25% degli interessi debitori del periodo
in esame. Essa viene determinata, in linea teorica, sulla
punta massima di uno scoperto continuativo superiore a 10
giorni. Nella prassi le banche applicano la commissione
anche per scoperti di durata inferiore ai 10 giorni e
possono discostarsi dalla percentuale dello 0,125.
Commissioni
Sono descritte nel prospetto informativo di ogni fondo.
Si dividono in commissioni di gestione, di ingresso e di
uscita e di incentivo. Le prime sono riferite ai costi
sostenuti dal gestore per amministrare il patrimonio del
fondo. Le commissioni di ingresso e di uscita sono,
invece, in via di estinzione, soprattutto per i fondi
monetari. Quelle di incentivo scattano quando il gestore
raggiunge un predeterminato parametro di redditività.
CONSOB
Acronimo che
indica la Commissione Nazionale per le Società e la
Borsa, vale a dire l'organo di controllo sulle società
per azioni quotate e sul mercato di borsa.
Consorzio di assunzione a fermo
Pluralità di intermediari
finanziari che si impegna a corrispondere in via
anticipata all'emittente il controvalore di un intera
emissione di titoli azionari od obbligazionari da questi
rilevata, procedendo di fatto al suo finanziamento.
Consorzio di collocamento
Pluralità di
intermediari finanziari che si impegnano a collocare sul
mercato i titoli azionari od obbligazionari emessi da una
società.
Consorzio di garanzia
Pluralità di intermediari
finanziari che si impegnano a sottoscrivere tutti i
titoli azionari ed obbligazionari non distribuiti al
termine di un'operazione di collocamento di valori
mobiliari.
Conto
Economico
Detto conto dei profitti e delle perdite, é un prospetto
contabile che insieme allo Stato Patrimoniale compone il
bilancio aziendale. Si tratta di un conto riepilogativo
che accoglie in dare i costi sostenuti nell'esercizio e
in avere i ricavi conseguiti nel periodo stesso: dalla
somma algebrica di tali elementi emerge il risultato
economico (utile o perdita di esercizio). Il conto
economico rappresenta una sintesi della gestione
dell'azienda e ne consente l'analisi mediante il ricorso
ad indici e riclassificazioni.
Conto Fondo
Il conto fondo, detto anche conto di liquidità, consiste
in un abbinamento fra un prodotto bancario (il conto
corrente) e uno di risparmio (il fondo comune di
investimento). Con questo servizio il correntista può
gestire al meglio la liquidità familiare, senza lasciare
somme infruttifere sul conto e, al tempo stesso, senza
rischiare di dover disinvestire all'improvviso. Quando,
infatti, il saldo del conto sale oltre una certa soglia,
i capitali vengono convogliati nel fondo; quando,
viceversa, scende sotto un determinato limite, avviene
l'inverso.
Correlazione
Gli indici di correlazione mostrano la maggiore o minore
uniformità con la quale il rendimento di un'attività
finanziaria si muove nel tempo rispetto a quello di
un'altra. Quando i rendimenti di due attività si muovono
nel tempo in modo del tutto uguale, I'indice di
correlazione è uguale a 100, mentre quando gli andamenti
sono del tutto indipendenti è pari a zero. Infine,
quando i rendimenti di due attività si muovono in modo
completamente opposto, I'indice di correlazione è
negativo.
Coupon
stripping
Operazione consistente nella separazione delle cedole dal
capitale di un valore mobiliare al fine di trasformare
dei titoli con cedola in zero coupon bonds.
Credit
scoring
Procedura tendente a fornire un punteggio di merito
creditizio in base al quale decidere con maggiore
celerità sull'opportunità di procedere o meno
all'erogazione di un finanziamento a determinati clienti
richiedenti. Tale metodologia prevede la valorizzazione
di una serie di indicatori dai quali si ritiene dipenda
la capacità di rimborso del credito. La procedura è
spesso utilizzata per velocizzare i tempi di erogazione
di operazioni di credito al consumo.
Curva dei rendimenti
Relazione rappresentata da una
curva in un piano cartesiano che mostra il rapporto tra
vita residua e rendimento di specifici titoli. Su una
medesima curva dei rendimenti possono essere utilmente
confrontati solo titoli omogenei, cioè con le medesime
caratteristiche economico-tecniche.
Diritti di opzione
Cedole staccate dai titoli azionari e dalle obbligazioni
convertibili che attestano il diritto a sottoscrivere una
quota proporzionale di aumento del capitale ovvero di
obbligazioni convertibili di nuova emissione. I diritti
possono essere direttamente esercitati dal proprietario
oppure essere venduti in Borsa.
Diritto speciale di prelievo
Mezzo di pagamento e strumento di
riserva assegnato dal Fondo Monetario Internazionale ai
paesi membri utilizzabile, ad esempio, nelle transazioni
internazionali tra le Banche centrali. Il valore del
diritto speciale di prelievo dipende da quello di un
paniere di valute dei maggiori paesi partecipanti al
Fondo Monetario Internazionale la cui ponderazione viene
periodicamente aggiornata.
Disaggio
Differenza tra
il prezzo corrente di un titolo ed il valore nominale ad
esso superiore. Si ha un disaggio se il prezzo di
emissione di un titolo espresso in percentuale rispetto
al valore nominale è sotto la pari. Nella compravendita
di divisa si ha un disaggio se il cambio è inferiore
alla parità ufficiale.
Dividendo
Parte dell'utile
netto che una società per azioni versa ai soci per
ciascuno dei suoi titoli.
Equity risk premium
E' il premio di rendimento di cui godono le azioni
rispetto alle obbligazioni. Le statistiche di Usa e Regno
Unito mostrano che le azioni offrono su archi temporali
particolarmente estesi rendimenti superiori del 6/7%
medio annuo rispetto alle obbligazioni e ai titoli di
Stato.
Eurobond
Si chiamano così, quei titoli obbligazionari
(eurobbligazioni) emessi in una valuta diversa rispetto a
quella vigente nel Paese di origine dell'emittente e
collocati sui mercati internazionali.
Eurolira
E' la denominazione della valuta utilizzata per le
emissioni di prestiti obbligazionari internazionali in
lire. Se un Paese o un'istituzione estera emettono un
prestito in lire, questo è denominato in eurolire.
Analogamente, se un istituto o una società italiana
emettono un prestito sul mercato europeo, la moneta di
riferimento è l'eurolira. Il mercato di riferimento di
tutte le eurovalute è quello londinese.
Eurovalute
Si definiscono eurolire, euromarchi, eurodollari e così,
via, le lire, i marchi, i dollari e tutte le altre
monete, detenute da soggetti non residenti nel Paese in
cui quella valuta viene utilizzata.
FIB 30
Future sull'indice di Borsa Mib30. Chi l'acquista si
obbliga a comprare il Mib30, alla data di scadenza del
contratto, a un prezzo pari al valore dell'indice al
momento di sottoscrizione dei future moltiplicato per
diecimila lire poichè l'indice non può essere
consegnato, I'operazione, si conclude con il pagamento di
una somma in denaro, pari alla differenza di valore del
future alla scadenza e il valore a cui è stato
acquistato. Dovrà pagare, il venditore, se il valore
finale del future è inferiore a quello iniziale;
I'acquirente, in caso contrario.
Fondi a distribuzione
Prevedono la distribuzione periodica talora totale, ma
più spesso parziale, degli utili realizzati. La quota
non distribuita viene reinvestita nel fondo, andando ad
accrescere proporzionalmente il valore delle quote in
circolazione.
Fondi aperti
Sono i fondi comuni il cui capitale può variare nel
tempo in funzione di nuove sottoscrizioni ovvero di
rimborsi anticipati da parte dei vecchi titolari. Poichè
la società di gestione ha l'obbligo di riacquistare la
quota di cui il cliente chiede il riscatto, non è
necessario che i certificati di partecipazione siano
quotati sui mercati regolamentati.
Fondi comuni di investimento immobiliare
Introdotti nel nostro ordinamento con la legge 86/1994,
questi fondi sono di tipo chiuso e si caratterizzano per
la specifica tipologia di investimenti che devono essere
effettuati con le somme raccolte presso i risparmiatori.
In via principale, ancorchè non esclusiva, le società
di gestione provvedono all'acquisto, alla vendita, alla
gestione e alla locazione dei beni immobili (edifici e
terreni) e relativi diritti reali di godimento (usufrutto
e superficie principalmente); non possono invece
esercitare direttamente attività di costruzione.
Fondi comuni di investimento mobiliare
Introdotti nel nostro ordinamento con la legge 77/1983,
tali fondi, che possono essere di tipo aperto, ma anche
chiuso ai sensi dei decreto legislativo 344/1993,
costituiscono, come tutti i fondi comuni, un patrimonio
comune distinto e separato sia da quello della società
di gestione che dai patrimoni dei singoli titolari delle
quote di partecipazione. La società di gestione provvede
a investire in valori mobiliari (essenzialmente titoli)
le somme raccolte presso i risparmiatori al fine di
ottenere il massimo rendimento, compatibilmente con le
caratteristiche del fondo, che può essere azionario,
obbligazionario o bilanciato a seconda che l'investimento
debba essere prevalentemente diretto all'acquisto e alla
vendita di azioni od obbligazioni, ovvero sia ripartito
equamente fra due tipologie di titoli.
Fondi di accumulazione
Non prevedono la distribuzione periodica dei proventi
realizzati tramite l'attività di gestione, ma il loro
immediato reinvestimento nel fondo.
Future
Contratto di Borsa standardizzato. Chi l'acquista si
impegna a comprare a una data futura, a un prezzo
determinato, beni (commodity future) o attività
finanziarie financial future) in quantità prefissata;
per contro, chi lo vende, si impegna a vendere alle
stesse condizioni.
GPF
Letteralmente, gestione patrimoniale in fondi. un
servizio offerto all'investitore da un intermediario con
il quale viene teoricamente assicurata l'allocazione
ottimale del capitale e quindi il massimo rendimento
possibile per un dato livello di rischio. A differenza
delle gestioni di tipo tradizionale che impiegano i
capitali acquistando singoli titoli o strumenti
finanziari, in questo caso l'investimento è orientato
all'acquisto di quote di fondi comuni o Sicav.
GPM
Sigla di gestione di patrimoni mobiliari: è il servizio
di gestione individuale in cui un risparmiatore affida a
un intermediario autorizzato (Banca o Sim) un certo
capitale per investirlo secondo direttive preconcordate.
I tagli minimi di investimento sono solitamente elevati
(dai 200 milioni in su), a meno che la gestione non sia
effettuata esclusivamente su quote di fondi comuni (Gpf).
Indice comit
E il più anziano tra tutti gli indici di Borsa. E, a
parte qualche dettaglio, qualche accorgimento, è molto
simile all'indice Mib. La sua serie storica risale al
1972. Per questa ragione è ancora ampiamente utilizzato
dagli analisti tecnici. L'indice Comit della Borsa
italiana è computato sulla base delle quotazioni
ufficiali della giornata ed è dunque calcolato solamente
una volta al giorno.
Indici di capitalizzazione
Sono i parametri di riferimento per sintetizzare il
rendimento dei mercati obbligazionari. In altre parole,
sono i benchmark con i quali confrontare i risultati
ottenuti dai gestori. Gli indici sulle obbligazioni più
diffusi sono i Jp Morgan, con diverse aggregazioni
geografiche, mentre per i titoli di Stato italiani si
utilizzano anche, gli indici di capitalizzazione netta
della Banca d'ltalia, come quello ,"generale",
rappresentativo di un paniere di titoli del Tesoro di
varia scadenza.
Indice Dow Jones
E' I'indice più antico della Borsa di New York. E'
calcolato in continua sulla base di un paniere molto
selettivo formato dai 30 principali titoli industriali
quotati al New York Stock Exchange, ovvero a Wall Street.
La media Dow Jones fu pubblicata: per la prima volta il 2
gennaio 1897.
Indice mibtel
E' un indice nato nel '94, divenuto da subito punto di
riferimento per misurare l'andamento delle quotazioni
della Borsa italiana. Viene determinato una volta al
minuto sulla base della continua variazione dei prezzi.
Alla fine della giornata viene calcolato tenendo conto
dell'ultima quotazione in ordine di tempo fatta
registrare da ciascuna azione. La sua variazione
percentuale rappresenta il rialzo o il ribasso medio
degli ultimi prezzi fatti segnare in Borsa rispetto agli
ultimi prezzi del giorno precedente
Indici MSCI
Sono i parametri di riferimento per sintetizzare il
rendimento dei mercati azionari, e perciò sono i
benchmark più utilizzati per confrontare i risultati
ottenuti dai gestori. Sono calcolati dalla Morgan Stanley
capital international, con diverse aggregazioni
geografiche
Interesse
composto
Termine che indica il calcolo dell'interesse non solo sul
capitale iniziale, ma anche sugli interessi maturati alla
scadenza di ogni periodo contabile che divengono a loro
volta produttivi di interesse.
Investitore istituzionale
Organismo che effettua
sistematiche operazioni di investimento sul mercato
mobiliare. In tale categoria rientrano banche, fondi
comuni di investimento, assicurazioni ed altri
intermediari.
Market maker
Operatore di Borsa specializzato nella negoziazione per
conto proprio di alcuni titoli che acquista su richiesta
del cliente a un prezzo, detto bid price, e a vendere su
richiesta di altro cliente a un prezzo superiore, detto
ask price. La differenza fra ask e bid price, detta
spread, non può superare determinati livelli fissati
dall'autorità di mercato.
Market timing
E' I'attività che consiste nel cercare di prevedere i
momenti giusti in cui investire e disinvestire da un
mercato. In un investimento di lungo periodo, il market
timing non è determinante ai fini del rendimento finale:
molto più importante è l'asset allocation strategica,
ossia la ripartizione del portafoglio tra azionarlo e
obbligazionario, domestico e estero.
Mezzi propri
E' I'espressione con la quale si indica il patrimonio
netto di una azienda: i mezzi propri sono la somma del
capitale sociale, delle riserve e degli utili non
distribuiti dell'azienda. Sono perciò pari alle
attività (crediti, immobili, impianti, titoli e
cos via) dell'azienda al netto delle sue passività
(debiti e cos via). Rappresentano perciò una sorta
di valore di liquidazione dell'impresa: il patrimonio che
dovrebbe essere diviso tra i suoi soci una volta che sono
stati venduti gli attivi e rimborsati tutti i debiti.
L'indice prezzo/mezzi propri per azione è spesso
utilizzato per valutare la convenienza delle azioni
quotate in Borsa.
MIB corrente
Indice di Borsa calcolato come quello storico, ponendo
però uguale a 1.000 il valore dell'ultimo giorno
dell'anno precedente.
MIB storico
Indice di Borsa calcolato sulla base del prezzo ufficiale
di tutti i titoli quotati. La base, uguale a 1.000, è
stata fissata il 2 gennaio 1975.
MIB30
Indice di Borsa calcolato in base all'ultimo prezzo di
ogni minuto dei 30 titoli più liquidi del mercato
azionario italiano. La base, uguale a 10.000, è stata
fissata il 31 dicembre 1992.
Montante
Somma del capitale investito inizialmente e degli
interessi maturati nel corso dei periodo di investimento.
Monte
Titoli
Società per azioni che si occupa di svolgere i servizi
di custodia ed amministrazione accentrata di valori
mobiliari. Monte Titoli è anche cassa incaricata e
mandataria delle società emittenti.
Mot
Mercato borsistico dei titoli di
Stato e delle obbligazioni private. E' il mercato di
compravendita al dettaglio dove, attraverso gli operatori
istituzionali autorizzati, i risparmiatori possono
effettuare compravendite di titoli di Stato già emessi.
Mts
Mercato telematico dei titoli di
Stato caratterizzato per un importo minimo nelle
trattative pari a 5 miliardi di lire. E' il mercato
all'ingrosso dei titoli di Stato dove, proprio per
l'elevato importo minimo nelle operazioni, effettuano
attività di compravendita praticamente solo gli
investitori istituzionali autorizzati (banche, sim,
compagnie assicurative,...).
No load
E' I'espressione con la quale si definiscono i fondi
comuni senza commissioni di ingresso. I fondi che non
presentano né commissioni di ingresso né di rimborso
sono definiti no load puri. In generale, i fondi monetari
(obbligazionari specializzati Italia breve termine) sono
no load puri, perchè si tratta di strumenti per la
gestione della liquidità: I'entrata e l'uscita da questi
strumenti può anche verificarsi a breve distanza.
Esistono società di gestione i cui fondi sono tutti no load.
Obbligazioni
Titoli rappresentativo del capitale di debito. Danno
diritto alla ricezione di interessi e al rimborso del
capitale prestato. Possono pagare una cedola fissa o
variabile; gli interessi possono essere pagati
periodicamente oppure alla scadenza.
Obbligazioni convertibili
Obbligazioni che possono essere convertite su domanda del
titolare in un numero determinato di azioni della stessa
o di altra società secondo un prefissato rapporto di
cambio. Con la conversione dell'obbligazione il titolare da creditore
della società diventa socio ossia azionista.
Obbligazioni index linked
E' una nuova generazione di obbligazioni. Le index linked
garantiscono in generale il capitale investito e in
alcuni casi anche un rendimento minimo, ma la novità, è
che esse consentono di guadagnare in base alla
performance di uno o più indici di Borsa. In questo modo
il risparmiatore può accostarsi all'investimento
azionario, ma senza rischiare di rimettervi il capitale,
come può invece capitare acquistando azioni in modo
diretto. Tuttavia non sempre è riconosciuto al
sottoscrittore il 100% della performance dell'indice.
OPA
Sigla di Offerta pubblica d'acquisto: è un'operazione in
cui l'offerente si rivolge al pubblico degli azionisti di
una certa società per acquistare un determinato
quantitativo di titoli a un prezzo prefissato. Per
garantire la par condicio tra tutti gli azionisti, la
legge 149/1992 prevede delle ipotesi nelle quali
l'acquisto o lo scambio di titoli devono
obbligatoriamente avvenire nella forma di Opa
(tipicamente nell'ambito di un passaggio della proprietà
dell'impresa).
Option
Contratto standardizzato di Borsa con cui l'acquirente,
verso il pagamento di un prezzo, detto premio, può
comprare il diritto (I'obbligo) di acquistare (call)
oppure vendere (put) determinati beni o attività
finanziarie, a prezzo determinato, definito prezzo
d'esercizio, entro (opzione americana) ovvero a (opzione
europea) una certa data futura. Il venditore si impegna a
dare esecuzione al contratto su richiesta
dell'acquirente.
PAC
E' la sigla di piano di accumulo di capitale e si ha
quando l'acquisto della quota di un fondo avviene tramite
più versamenti successivi. Questa formula prevede il
versamento di un importo fisso o variabile a cadenza
periodica (mensile, trimestrale e cos via) e per un
periodo di tempo prolungato (di 5, 10 e 15 anni).
Parametro indicizzazione
Parametro scelto per la determinazione delle cedole
future per i titoli a interesse variabile.
Performance
E' il termine tipicamente utilizzato per esprimere il
rendimento di un fondo comune. Nei fondi ad accumulazione
dei proventi, la performance è data semplicemente da a
variazione del valore della quota in un determinato arco
temporale. In quelli a distribuzione dei proventi, la
performance tiene conto delle cedole reinvestite. Tutte
le performance pubblicate sono al lordo delle commissioni
di ingresso.
PIC
Sta per piano di investimento del capitale. Si ha quando
l'acquisto della quota di un fondo comune di investimento
avviene tramite un versamento in un'unica soluzione. I
fondi possono essere sottoscritti presso gli sportelli
delle banche e presso i promotori finanziari delle
Società di intermediazione mobiliare o delle banche
autorizzate all'offerta fuori sede, anche a domicilio,
dai risparmiatori.
Polizze vita index linked
Questa nuova generazione di polizze vita si avvicina alla
più ampia categoria delle cosiddette unit linked, il cui
rendimento è agganciato alla performance di un'attività
sottostante. Quando tale attività è un indice di Borsa,
esse sono denominate, appunto, index linked. Il loro
rendimento dipende dunque dalla crescita del mercato
azionario di riferimento. Nel caso, però, in cui il
risultato sia negativo viene generalmente garantito il
capitale investito; in alcuni casi viene anche
corrisposto un rendimento minimo.
Polizze vita unit linked
Sono contratti vita nei quali i premi pagati non vengono
convogliati nel classico fondo della compagnia
d'assicurazione che investe prevalentemente in titoli di
Stato, ma in un fondo comune d'investimento aperto. I
rendimenti dipendono perciò direttamente dalle
performance del fondo. Investire in questi prodotti,
anzichè direttamente nei fondi, può essere conveniente
per questioni fiscali.
Prezzo alla pari
Prezzo eguale al valore convenzionale di un titolo, pari
a 100.
Prezzo (o corso) secco
E' il valore di mercato di un titolo, senza tener conto
dell'eventuale rateo di cedola in maturazione.
Prezzo TEL QUEL
E' la somma del prezzo secco di un titolo e del rateo di
cedola in maturazione.
Prezzo d'apertura
Prezzo unico stabilito al termine dell'omonima fase
d'asta che garantisce l'esecuzione di tutti gli ordini
incrociabili massimizzandone il numero.
Prezzo di riferimento
Media ponderata dei prezzi praticati sull'ultimo 10% dei
volumi trattati.
Prezzo ufficiale
Media dei prezzi registrati in una seduta ponderata per i
rispettivi volumi di negoziazione.
Prime
rate
E' il
tasso attivo minimo che le banche si dichiarano disposte
a praticare alla clientela migliore sulle operazioni di
prestito. Si noti, peraltro, che una quota non
sottovalutabile di prestiti è concessa a clienti con una
particolare forza contrattuale nei confronti della banca
a condizioni "scontate" rispetto al prime rate.
A tale tasso vengono indicizzate molte operazioni di
finanziamento.
Private banking
Viene definita attività di private banking tutta quella
complessa sfera di prodotti e servizi caratterizzati da
elevata personalizzazione ed alta qualità. Destinatari
sono i clienti con ampie disponibilità finanziarie e
patrimoniali, tanto che i private banker prendono in
genere in considerazione portafogli da un miliardo di
lire in su. Proprio in quest'ottica, rientrano nel
private banking non solo i prodotti di gestione
patrimoniale, ma anche la consulenza finanziaria e
successoria, gli investimenti in immobili e arte, la
creazione di società all'estero.
Promotore finanziario
Il promotore e una figura di venditore di servizi
finanziari disciplinata per legge e iscritta a un
apposito albo nazionale. Si tratta, in sostanza, di
quella persona che, per conto di una società che offre
prodotti e servizi di investimento, si reca al domicilio
del cliente per collocare i prodotti o i servizi stessi.
Il promotore finanziario è tenuto al rispetto di
importanti regole di comportamento, dettate per legge.
Tra queste, I'obbligo di informare adeguatamente i
clienti e valutarne attentamente le esigenze di
investimento.
Quotazione lettera
Nei mercati mobiliari (obbligazionari, azionari e
cos via) la quotazione lettera è il prezzo al
quale i venditori sono disposti a cedere il loro titolo.
Viceversa, la quotazione denaro è il prezzo al quale i
compratori sono disposti ad acquisire quel titolo. Lo
spread (differenza) denaro - lettera è tanto più ampia
quanto minore è la dimensione degli scambi su un certo
titolo.
Rapporto prezzo/utili
E' I'indicatore più utilizzato per stabilire la
convenienza di un'azione (price/earnings ratio). Poichè
acquistando un'azione non si diventa altro che
proprietari di un pezzo di un'azienda, il prezzo giusto
di un'azione si avvicina alla capacità che ha
quest'impresa di produrre utili futuri. Perciò, è
importante, quante volte il prezzo di un'azione
moltiplica gli utili dell'azienda emittente, e fare un
confronto con quello di imprese dello stesso settore o
con medie su valori passati.
Rating
Rappresenta l'indicatore del grado di solvibilità di un
determinato debitore. I più importanti rating sono
quelli elaborati dalle società statunitensi Moody's
& Poor's ed esprimono il cosiddetto merito di credito
degli emittenti di prestiti obbligazionari, quali le
imprese o gli Stati, sui mercati internazionali. Il
rating è tanto più elevato quanto più è affidabile il
debitore.
Rendimento effettivo
E' il risultato - percentualizzato su base annua dei
redditi prodotti da un titolo di Stato, per esempio da un
BTp, da un CcT o da un CTz, calcolati a una determinata
data. Esso è dato dalla differenza tra il prezzo pagato
al momento dell'acquisto del titolo e il prezzo riscosso
all'atto del rimborso, cui bisogna sommare tutte le
cedole incassate.
Rendimento anualizzato
E' il dato più comunemente impiegato per rappresentare
il ritorno composto su base annua di un certo
investimento (annualized return, in versione
anglosassone). Nelle analisi di convenienza di un
investimento, I obiettivo è di calcolare per il
risparmiatore un rendimento annualizzato al netto di
imposte e commissioni. Il rendimento annualizzato dei
fondi comuni di investimento pubblicato nelle classifiche
sulle performance non tiene conto, in particolare, delle
sole commissioni di ingresso.
Rendimento reale
E' il ritorno di un investimento al netto
dell'inflazione. Nei periodi in cui l'inflazione è
particolarmente elevata (come è accaduto negli anni 70
in Italia), i rendimenti reali degli investimenti possono
essere negativi: questo significa che il capitale non
viene difeso dall'erosione del potere d'acquisto della
moneta e si sta in realtà depauperando. Più che sul
rendimento nominale, il risparmiatore dovrebbe porre la
sua attenzione sul rendimento reale.
Rendistato
Media mensile dei rendimenti lordi dei titoli pubblici
soggetti a tassazione.
Retrocessione
Rientrano in questa voce i costi di sottoscrizione delle
polizze vita, che le Reti di vendita sono obbligate a
comunicare a tutti i clienti. Tali costi di
sottoscrizione sono espressi in percentuale del valore
dei premi e sono inferiori nelle polizze cosiddette a
premi unici ricorrenti. Queste. polizze hanno costi che
oscillano mediamente tra il 5 e il 10 per cento. Al
contrario, le polizze di tipo tradizionale hanno
caricamenti che possono in taluni casi superare anche il
15 per cento.
Rischio di emittente
Possibilità che l'emittente di un prestito non soddisfi
le condizioni di rimborso o di pagamento degli interessi.
Rischio di inflazione
Rischio che il reddito generato dall'investimento non sia
sufficiente a coprire la perdita di valore reale subita
dalla somma investita nel periodo di durata
dell'investimento, a causa dell'aumentato tasso di
inflazione.
Rischio di liquidità
Rischio di non poter liquidare facilmente l'investimento
in titoli a meno di non subire sostanziali penalizzazioni
sul prezzo ricavato.
Rischio di tasso
Rischio collegato alle variazioni del
tasso di interesse che comportano variazioni sul prezzo
delle obbligazioni.
Riscatto
Si parla di riscatto quando un sottoscrittore di una
polizza vita chiede di rientrare in possesso del capitale
che gli spetta, anzichè alla scadenza del contratto, in
un momento antecedente. Ciò comporta una penalizzazione,
tanto maggiore quanto più tempo manca alla scadenza. Per
le polizze a premio ricorrente il riscatto è dopo tre
anni, per quelle a premio unico e unit linked la chance
è offerta dopo il primo anno.
Riserva matematica
E' un fondo nel quale le compagnie di assicurazione una
parte dei premi corrisposti dall'assicurato. Questa quota
accantonata serve alle compagnie per far fronte agli
impegni (come per esempio il risarcimenti) e ai rischi
verso i clienti, che sono via via crescenti. In questo
modo è possibile mantenere invariato nel tempo
l'ammontare dei premi annui delle polizze.
Riserva obbligatoria
Fondi che le banche devono
depositare (a garanzia della liquidità dei depositi dei
propri clienti) presso la banca centrale in relazione ad
una data aliquota degli incrementi mensili della raccolta
al netto delle variazioni patrimoniali. Tale riserva è
remunerata dalla Banca d'Italia ad un tasso inferiore a
quello di mercato dando luogo ad una sorta di onere
improprio o fenomeno di fiscalità occulta.
Risultato di gestione
Dato rilevante ai fini della tassazione delle rendite
finanziarie dal luglio '98, il risultato di gestione si
riferisce all'imponibile dei risparmi gestiti fondi
comuni e gestioni patrimoniali in primis). Si tratta
della differenza fra il valore del patrimonio alla fine e
all'inizio del periodo di riferimento. Da sottolineare
che, ai fini fiscali, si ragionerà secondo il criterio
del "maturato" e non dell'incassato: quindi, il
prelievo avverrà indipendentemente dal fatto che il
risparmiatore monetizzi l'investimento.
Scarto di emissione
Differenza tra prezzo di emissione e di rimborso di un
titolo.
Scoperto e franchigia
In una polizza Danni, sono quella parte del risarcimento
che resta a carico dell'assicurato. Lo scoperto è una
percentuale del valore del danno subito, mentre la
franchigia è una cifra fissa determinata al momento
della firma della polizza, che non varia dunque al
variare del valore del bene danneggiato. La franchigia
consente una parziale riduzione dei premi: in una polizza
Rc auto, molto diffusa in passato, esentava infatti
l'assicurazione dall'intervenire nei più piccoli e più
frequenti sinistri. Oggi è più usato lo scoperto nelle
"coperture" furto e incendio Auto.
SICAV
Società di investimento a capitale variabile istituite,
nel nostro ordinamento, con il decreto legislativo 84/92.
Sono società per azioni che hanno come fine
l'investimento del capitale sociale in valori mobiliari.
Le azioni godono di un diritto di rimborso anticipato con
frequenza almeno settimanale. L'acquisto dei titoli di
una Sicav rappresenta un'alternativa all'acquisto delle
quote di un fondo comune, ma con, la differenza, molto
teorica, che l'azionista di una Sicav può intervenire
con il voto assembleare nelle gestione del patrimonio.
Speculazione
La speculazione di Borsa è quell'attività che consiste
nel cercare di prevedere i momenti giusti (il market
timing) nei quali investire e disinvestire da un mercato
azionario od obbligazionario o semplicemente da un
singolo titolo. In un investimento di lungo periodo,
invece, il market timing non è determinante ai fini dei
rendimento finale. Più importante e strategica è
l'attività di asset allocation (vedi Asset allocation).
Spezzatura
Quantità di titoli inferiore al numero che costituisce
il lotto minimo per la negoziazione sui mercati
regolamentati. Le spezzature dall'Ottobre '94, possono
essere scambiate su uno specifico mercato telematico.
Tutti gli ordini vengono eseguiti al prezzo di apertura
dei titolo sul mercato in cui è quotato.
Spread
Maggiorazione che talvolta viene
applicata agli indici che servono per calcolare il
rendimento delle obbligazioni indicizzate. I rendimenti
dei Cct, ad esempio, sono calcolati aggiungendo al tasso
di interesse dei Bot (a 6 o a 12 mesi, a seconda del
regolamento) una maggiorazione (lo spread, appunto) che
attualmente è pari a 30 centesimi di punto. Stanza di
compensazione - Organismo gestito dalla Banca d'Italia al
fine di compensare le posizioni a debito ed a credito
delle banche aderenti e di velocizzare e razionalizzare
le transazioni interbancarie.
Stato
patrimoniale
E' uno dei due prospetti contabili costituenti il
bilancio di società, che consente di evidenziare la
struttura qualitativa e quantitativa del capitale di
funzionamento alla chiusura di ciascun esercizio. Il
prospetto si compone di due sezioni in cui si scrivono a
sinistra (Dare) le attività e l'eventuale perdita di
esercizio, mentre a destra (Avere) le passività e le
poste ideali del capitale netto la cui composizione e
peso varia a seconda del tipo di impresa esercitata.
Stock option
E' il diritto all'acquisto o alla vendita di un'azione a
un determinato prezzo entro un determinato periodo.
Questo strumento è ampiamente usato come forma di
incentivazione e di compensazione dei dipendenti, in
particolare per i top manager delle grandi società. Al
dipendente viene data l'opzione di acquistare le azioni
dell'azienda a un prezzo uguale o inferiore a quello di
mercato al momento della concessione dell'opzione per un
determinato numero di anni.
Switch
E' il meccanismo che consente al sottoscrittore di
passare da un fondo all'altro della stessa società di
gestione: nella maggior parte dei casi, lo switch è
gratuito o quanto meno agevolato. Lo switch va utilizzato
con intelligenza, anche quando è gratis: se viene usato
per entrare e uscire da particolari mercati sulla base di
proprie previsioni, rischia solo di generare illusioni.
Tassazione separata
Si parla di tassazione separata in dichiarazione quando,
non ricorrendo per propri investimenti a un intermediario
abilitato a versare per conto del cliente quanto dovuto
al Fisco, è l'investitore stesso che deve procedere alla
dichiarazione e al versamento dell'aliquota di
tassazione. In pratica si deve procedere alla
dichiarazione sul 740 (per le persone fisiche). Non
rientrando nel reddito complessivo imponibile, I'aliquota
non è progressiva, ma è la stessa che applicherebbe
l'intermediario: è quindi una sorta di
"autoritenuta".
Tasso libor
Esprime la valutazione del rischio di credito di un
emittente attraverso una scala letterale. Le
"scale" più note sono quelle di Moody's e
Standard & Poor's. Il rating è tanto più
qualificato quanto più è elevato il livello di
affidabilità del debitore.
Tasso
di interesse
Rappresenta la misura della remunerazione del capitale
espressa in forma percentuale. Più in generale è il
prezzo di un'attività finanziaria.
Titoli a reddito fisso
Titoli per i quali l'emittente
riconosce ai sottoscrittori un tasso di interesse fisso
fino alla scadenza.
Titoli a reddito variabile
Titoli per i quali il tasso di
interesse riconosciuto dall'emittente ai sottoscrittori
varia in relazione all'andamento di un tasso di
riferimento rappresentativo dell'evolversi delle
condizioni di mercato.
Titolo
d'imposta
Si definisce così la tassazione anticipata che esaurisce
in un'unica soluzione il debito di imposta del
contribuente.
Titolo
d'acconto
Si
definisce così il pagamento di una parte dell'imposta
totale dovuta, che implica l'obbligo da parte del
contribuente a saldare la parte restante in un momento
successivo.
Titoli
non quotati
Si tratta di valori mobiliari che vengono trattati
fuori borsa in quanto non sono quotati alla borsa valori.
Top rate - E' il tasso attivo più elevato, e quindi più
oneroso, che le banche praticano alla clientela che
presenta un grado di rischiosità particolarmente elevato
sulle operazioni di prestito.
Tasso Ufficiale di Sconto (TUS)
E' il tasso che le banche pagano
alla Banca d'Italia sulle operazioni di rifinanziamento
attuate nella forma tecnica del risconto. Le modifiche
del TUS, che vengono attuate dalla Banca d'Italia, hanno
un effetto segnaletico; esse, cioè, si ripercuotono
sull'intera scala dei tassi attivi e passivi praticati
dalla banca.
Tax credit
Si tratta di un credito di cui gode, ai fini fiscali,
I'investitore che, avendo diversificato in attività
estere, abbia già pagato le relative imposte oltre
frontiera. In sede di dichiarazione sul 740 avrà così,
diritto a sottrarre quanto già versato dall'importo
dovuto al Fisco italiano, ma solo nei limiti dell'imposta
italiana corrispondente a quel reddito. Diverso il
discorso del credito d'imposta che si applica, nella
nuova misura del 58,73% (cioè 37/63esimi), nel caso dei
dividendi distribuiti.
Valore nominale
Valore facciale lordo dell'obbligazione che viene
rimborsato alla scadenza e sul quale sono pagati gli
interessi.
Vendita allo scoperto
Vendita a termine di attività
finanziarie delle quali non si è in possesso attuata
dagli speculatori con aspettative di ribasso del prezzo
che sperano, quindi, di acquistarle anteriormente alla
data di consegna a condizioni più convenienti.
Vita residua
Tempo che rimane alla scadenza di un titolo dal momento
del calcolo.
Volatilità'
E' un importante indicatore di rischio di un titolo
azionario od obbligazionario, una sorta di spia della
velocità alla quale un determinato titolo può perdere o
aumentare di valore nel corso dei tempo. Le azioni
rappresentano l'esempio più tipico e noto in quanto
hanno tradizionalmente una volatilità molto spiccata.
Nel settore obbligazionario, però, titoli come i BTp
trentennali o le emissioni zero coupon particolarmente
sensibili alle variazioni dei tassi di interesse,
incorporano anch'essi una dose consistente di
volatilità.
Warrant
Buono che dà diritto, entro una data futura o a scadenze
prefissate, alla sottoscrizione o all'acquisto di altro
titolo, azionario o obbligazionario, della stessa o di
altra società, a un prezzo predeterminato. Il titolare
ha la possibilità di esercitare il diritto inerente
ovvero di vendere il warrant.
Zero
coupon bond
Obbligazioni prive di cedole, il cui rendimento è
determinato dalla differenza tra il prezzo di emissione e
quello di rimborso.
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